I Nas hanno denunciato 13 generalisti padovani per la detenzione di tali confezioni
I medici di medicina generale non devono avere nel proprio studio confezioni di farmaci prive di fustelle, ovvero già erogate dal Servizio sanitario. Il messaggio arriva dal segretario Fimmg veneto Domenico Crisarà - si legge sul sito di Federfarma-Filodiretto -, dopo che i Nas hanno denunciato 13 generalisti padovani per la detenzione di tali confezioni. I farmaci, non scaduti, erano stati consegnati da familiari di assistiti deceduti per distribuirli a pazienti meno abbienti, o comunque ad altri assistiti, come accade per i campioni che il medico detiene: una consuetudine dettata dalla volontà di non sprecare un bene che può salvare vite ma che la legge italiana proibisce.“E’ necessario - chiede Crisarà ai colleghi - che i pazienti che danno l’opportunità di riutilizzare questi farmaci senza fustella, siano invitati a contattare il Servizio farmaceutico dell’Ulss per farsi fornire indirizzo ed orari di accettazione perché sono solo le farmacie ospedaliere a ritirare quelle confezioni”.
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