Canali Minisiti ECM

Il testosterone basso è legato anche alle malattie croniche

Medicina Interna Redazione DottNet | 19/04/2018 14:18

Il declino comincia già da giovani per lo stile di vita sedentario e per l'obesità

Non è solo una questione di salute sessuale e di preservazione della massa muscolare: bassi livelli di testosterone nell'uomo possono anche essere associati a malattie croniche. Lo rileva uno studio dell'Università del Michigan, pubblicato su Scientific Reports. "È diventato evidente nel tempo che le malattie croniche sono in aumento nei maschi anziani", spiega Mark Peterson, autore principale dello studio. "Ma stiamo anche scoprendo che una conseguenza dell'essere obesi e fisicamente inattivi è che gli uomini vanno incontro a un declino nel testosterone anche in età più giovane". "Molti - aggiunge - potrebbero non essere consapevoli dei fattori di rischio legati a un deficit di questo ormone a causa dell'attuale stile di vita".

Usando i dati della National Health and Nutrition Examination Survey, il team di ricerca ha esaminato i dati relativi a 2161 uomini, che avevano fornito informazioni complete su età, etnia e reddito familiare, diagnosi di malattie croniche, campioni di sangue per rilevare il testosterone totale, e risultati di laboratorio per i fattori di rischio relativi alla salute cardio-metabolica (diabete, malattie cardiovascolari). I ricercatori hanno esaminato anche la prevalenza di nove patologie croniche, tra cui diabete 2, artrite, malattie cardiovascolari, ictus, malattie polmonari, alti livelli di trigliceridi, ipercolesterolemia, ipertensione e depressione, esaminando la prevalenza di multimorbilità, ovvero la presenza di due o più condizioni croniche, in tre gruppi di età (giovani, uomini di mezza età e anziani) con e senza deficit di testosterone. È emerso che un basso livello di testosterone totale era associato a multimorbidità in tutti i gruppi di età, ma era più diffuso sia tra i giovani e che tra gli anziani con deficit di testosterone.

pubblicità

fonte: Scientific Reports

Commenti

I Correlati

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"

Calvaruso: "L’Aisf da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie d

Ti potrebbero interessare

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"

Crescenzi invita a ragionare sul futuro dell'umanità. Se oggi possiamo modificare il DNA la rivoluzione della biologia molecolare "ci ha dato la possibilità di attuare una speciale forma di terapia, detta genica"

Calvaruso: "L’Aisf da oltre 50 anni è impegnata nella ricerca, nella divulgazione scientifica e nella formazione dei giovani epatologi. Aumentare l’alfabetizzazione sanitaria e promuovere cambiamenti comportamentali ridurrebbe il carico di malattie d

Ultime News

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

I sussidi servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati (ad esempio per baby-sitting e asilo nido), o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare nel caso di affidamenti e adozioni

Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura. Chiederemo un incontro al Ministro Bernini"

Nel 2022 nel mondo 249 milioni di nuovi casi e 608 mila decessi