Canali Minisiti ECM

Gli oppiacei possono aumentare il dolore cronico

Farmaci Redazione DottNet | 20/04/2018 12:27

Uno studio su topi ne valuta l'utilizzo dopo un intervento chirurgico

Sono i più noti e antichi antidolorifici al mondo, ma i farmaci derivati dall'oppio possono aumentare il dolore cronico dopo l'intervento chirurgico. Questa la paradossale conclusione a cui sono arrivati i ricercatori dell'Università del Colorado Boulder.    "Non esiste un farmaco che funzioni meglio degli oppiacei per il sollievo dal dolore acuto, ma sono state fatte pochissime ricerche per vedere cosa accade nelle settimane dopo la sospensione", commenta l'autore principale, Peter Grace. Per lo studio, è stata effettuata, su topi, una laparotomia su topi, ovvero un'incisione sulla parete addominale. Dopo l'intervento, un gruppo di ratti ha ricevuto l'equivalente di una dose moderata di morfina per i 7 giorni successivi, un altro ne ha assunta per 8 giorni, un terzo gruppo per 10 giorni e il gruppo di controllo ha ricevuto iniezioni saline. Prima e dopo la terapia è stata misurata la sensibilità al tatto e l'attività dei geni legati all'infiammazione.

Rispetto ai ratti trattati con soluzione salina, quelli che hanno ricevuto la morfina hanno sofferto il dolore postoperatorio per oltre 3 settimane aggiuntive. Più a lungo è stato fornito l'oppiaceo, più a lungo è durato il dolore. E la riduzione graduale del dosaggio non faceva differenza. Secondo i ricercatori ciò è dovuto al fatto che le cellule gliali, che fanno parte del sistema nervoso, ricevono un doppio shock: il primo quando l'intervento chirurgico attiva il recettore toll-like 4 (TLR4), che spinge le cellule gliali a orchestrare la risposta infiammatoria. Il secondo 'colpo' è la morfina, che stimola di nuovo il TLR4 creando uno stato più duraturo di infiammazione. Pubblicato sulla rivista Anesthesia and Analgesia, lo studio andrà ora replicato negli esseri umani.

pubblicità

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Gli oppioidi sviluppano 'tolleranza', ovvero subiscono una progressiva riduzione dell'efficacia col rischio di doverne aumentare progressivamente la dose

Le evidenze del 1° Rapporto Censis-Grünenthal tracciano un percorso per un salto operativo e culturale. Vivere senza dolore è un obiettivo socialmente desiderabile e urgente

Pazienti selezionati, dopo trial, per un trattamento personalizzato e piu’ efficace

Lo rivela il Rapporto Istisan 'Dolore cronico in Italia e suoi correlati psicosociali dalla Indagine europea sulla salute (European Health Interview Survey) 2019', pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità

Ti potrebbero interessare

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Agisce anche sul trabecolato

La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

Ultime News

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

I sussidi servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati (ad esempio per baby-sitting e asilo nido), o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare nel caso di affidamenti e adozioni

Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura. Chiederemo un incontro al Ministro Bernini"

Nel 2022 nel mondo 249 milioni di nuovi casi e 608 mila decessi