Non è previsto alcun rapporto rischio-beneficio come per i farmaci e la sicurezza è un prerequisito non discutibile o derogabile in alcun modo
Non è previsto alcun rapporto rischio-beneficio come per i farmaci e la sicurezza è un prerequisito non discutibile o derogabile in alcun modo
Gli integratori sono alimenti, destinati ad integrare la normale alimentazione e non farmaci, la loro efficacia è stata valutata da Efsa, l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare. E' la replica dell'Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (Aiipa) in seguito ad alcune notizie pubblicate dai media in relazione al position paper 'Alimenti, diete e integratori: la scienza della nutrizione tra miti, presunzioni ed evidenze' della Fondazione Gimbe, il Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze. "In quanto alimenti, gli integratori devono essere sicuri per definizione, non è previsto alcun rapporto rischio-beneficio come per i farmaci e la sicurezza è un prerequisito non discutibile o derogabile in alcun modo", scrive in una nota Aiipa.
"Gli integratori non possono quindi in alcun modo fare riferimento a proprietà di prevenzione, trattamento o cura di malattie, ma solo ad effetti di natura nutritiva o fisiologica". L'Associazione indica che per quanto riguarda gli effetti, esiste una normativa europea che ha sottoposto a valutazione e autorizzazione le indicazioni sulla salute attualmente utilizzabili. In Italia, in modo ancora più rilevante rispetto ad altri Paesi dell'Unione Europea, il Ministero della Salute ha operato con strumenti di garanzia aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla normativa europea, come l'autorizzazione degli stabilimenti italiani, la notifica dei prodotti e l'istituzione di un Registro dei prodotti notificati, online sul portale del Ministero della Salute.
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