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Precompilata: i dati di medici, farmacie e cliniche. Boom di accessi

Professione Redazione DottNet | 21/04/2018 19:55

Agenzia delle Entrate: nessun accertamento a chi non la modifica

E' un vero e proprio boom di accessi per la dichiarazione precompilata: sono oltre 1 milione gli accessi dei contribuenti nei primi 4 giorni (dal 16 al 20 aprile) dal lancio della piattaforma online, circa il 60% in più rispetto allo scorso anno. Lo comunica l'Agenzia delle Entrate ricordando due importanti novità: da quest'anno la compilazione sarà "assistita", il fisco, infatti, guiderà il contribuente passo passo nell'inserimento di nuove spese deducibili o detraibili non presenti tra i dati precompilati. E, soprattutto, Non sono previsti accertamenti a chi accetterà la dichiarazione senza modifiche.

Sono circa 925 milioni - si ricorda ancora - le informazioni già inserite nei modelli: dalle spese sanitarie sostenute dai cittadini e comunicati da farmacie, studi medici, cliniche e ospedali, a quelle per le ristrutturazioni edilizie; dalle spese universitarie, assicurative, a quelle relative agli interessi sui mutui e ai contributi previdenziali; ma anche le informazioni catastali sugli immobili, le spese per le rette per asili nido, quelle veterinarie e funebri, oltre ai redditi da lavoro dipendente e da pensione.

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Da quest'anno la compilazione della dichiarazione dei redditi sarà ancora più semplice, grazie all'assistenza online che guiderà il contribuente passo passo nell'inserimento dei dati relativi agli oneri detraibili e deducibili da indicare nelle sezioni I e II del quadro E. Per esempio, il contribuente che intende modificare il proprio 730 potrà inserire nuovi documenti di spesa, come uno scontrino della farmacia non pervenuto nella banca dati del Sistema Tessera Sanitaria, oppure modificare, integrare o non utilizzare i dati degli oneri comunicati dai soggetti terzi. Con la dichiarazione dei redditi precompilata, in caso di dichiarazione accettata in autonomia e senza modifiche, il Fisco non richiede più la documentazione che dimostra le spese che danno dritto a deduzioni e detrazioni (scontrini, fatture, bonifici, contratti, ecc.).

Un beneficio che si estende anche alle dichiarazioni 730 inviate, con o senza modifiche, tramite Caf e professionisti: saranno questi ultimi, infatti, in caso di controllo documentale, a dover esibire la documentazione al posto dei loro assistiti. Inoltre, se il cittadino modifica alcuni dati aggiungendone di nuovi o modificando quelli già presenti, l'Agenzia effettuerà il controllo documentale esclusivamente sui dati aggiunti o rettificati. Non verrà, infatti, effettuato il controllo documentale sui dati relativi agli oneri forniti dai soggetti terzi che non sono stati variati dal contribuente.

L'Agenzia delle Entrate elabora i dati e calcola direttamente anche le imposte da pagare o il rimborso da incassare. In caso di rimborso, il contribuente che ha utilizzato il modello 730 lo riceverà direttamente dal datore di lavoro o dall'ente pensionistico. Chi, invece, non ha un sostituto d'imposta, per esempio perché ha perso il lavoro nel corso dell'anno, riceverà l'eventuale rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate sul suo conto corrente bancario o postale (se il contribuente ha indicato sulla piattaforma il suo codice Iban).

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