Ematologia
Ematologia
Canali Minisiti ECM

Trasfusioni su misura con il sequenziamento del Dna

Ematologia Redazione DottNet | 21/05/2018 17:26

Identificabili tutti gli antigeni che possono causare reazioni

 Grazie al sequenziamento del genoma potrebbe essere possibile fare trasfusioni di sangue 'su misura', evitando il rischio di reazioni allergiche dovute ad antigeni diversi da quelli che definiscono il gruppo sanguigno.  Lo afferma uno studio preliminare della Harvard Medical School pubblicato da Lancet Hematology.  Oltre a quelle che definiscono il gruppo, dallo 0 alle lettere A o B, e al cosiddetto 'fattore Rh', spiegano gli autori, centinaia di altre sostanze presenti nel sangue possono scatenare una risposta immunitaria, al punto che si calcola che negli Usa fino a 16 persone l'anno muoiano per questo problema.

I ricercatori hanno costruito un database degli antigeni potenzialmente pericolosi, circa 300 legati ai globuli rossi e 33 alle piastrine, sviluppando un software per riconoscere velocemente la presenza di una di queste proteine a partire dall'analisi completa del Dna. Il sistema è stato validato confrontando l'analisi a partire dal Dna di un gruppo di 300 soggetti con quella, molto più lunga, fatta 'a mano' sul sangue, ottenendo una precisione del 99%. "Le complicazioni dovute alle trasfusioni sono comuni nei pazienti che hanno bisogno di trasfusioni periodiche - spiegano gli autori -, ma con le tecnologie correnti sarebbe costoso tipizzare il sangue per tutti gli antigeni. L'algoritmo che abbiamo sviluppato può essere applicato invece a costo contenuto una volta che si ha la sequenza del Dna".

fonte: Lancet Hematology

Commenti

I Correlati

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Ma per i pazienti il cambiamento è fonte di timori e di paure

Secondo l’ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sulle coagulopatie congenite del 2022, i pazienti sono in totale 9.784: circa 30 per cento con emofilia A, 28,6% con malattia di von Willebrand 7,2% con emofilia B e 34,1% con carenze di alt

L'8° Simposio Internazionale sulla Leucemia Acuta Promielocitica (LAP), tenutosi a Roma il 10 e 11 aprile 2024, ha esplorato nuovi approcci terapeutici per minimizzare le complicanze della malattia e migliorare la qualità di vita

Ti potrebbero interessare

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Ma per i pazienti il cambiamento è fonte di timori e di paure

Secondo l’ultimo rapporto dell'Istituto Superiore di Sanità sulle coagulopatie congenite del 2022, i pazienti sono in totale 9.784: circa 30 per cento con emofilia A, 28,6% con malattia di von Willebrand 7,2% con emofilia B e 34,1% con carenze di alt

L'8° Simposio Internazionale sulla Leucemia Acuta Promielocitica (LAP), tenutosi a Roma il 10 e 11 aprile 2024, ha esplorato nuovi approcci terapeutici per minimizzare le complicanze della malattia e migliorare la qualità di vita