Canali Minisiti ECM

Gimbe: nel 2017 oltre 21 mld di euro di sprechi nella sanità italiana

Sanità pubblica Redazione DottNet | 05/06/2018 11:48

Le famiglie spendono per la salute oltre 40 miliardi di euro

Nel 2017 il Servizio sanitario Nazionale ha sprecato oltre 21 miliardi di euro, quasi un euro su cinque. Lo ha calcolato la Fondazione Gimbe nel suo rapporto sulla sostenibilità presentato oggi. "Vengono aggiornate le stime sull'impatto degli sprechi sulla spesa sanitaria pubblica 2017 - si legge nel documento, secondo cui la cifra degli sprechi è in calo di 1,3 miliardi rispetto al 2016 - 21,59 miliardi di euro erosi da sovra-utilizzo di servizi e prestazioni sanitarie inefficaci o inappropriate (6,48 miliardi), frodi e abusi (4,75 miliardi), acquisti a costi eccessivi (2,16 miliardi), sottoutilizzo di servizi e prestazioni efficaci e appropriate (3,24 miliardi), complessità amministrative (2,37 miliardi), inadeguato coordinamento dell'assistenza (2,59 miliardi)". 

Il Rapporto analizza anche la spesa sanitaria 2016 che, secondo le stime effettuate, ammonta a 157,613 miliardi di euro, di cui 112,182 miliardi di spesa pubblica, 45,431 miliardi di spesa privata (di cui 5,601 miliardi di spesa intermediata, cioè gestita da fondi e assicurazioni) e 39,830 miliardi di spesa a carico delle famiglie (la cosiddetta 'out of pocket'). "Al di là di rivalutare cifre assolute e composizione percentuale della spesa sanitaria - spiega il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta - la vera sfida è identificare il ritorno in termini di salute delle risorse investite: le nostre stime preliminari dimostrano che il 19% della spesa pubblica, almeno il 40% di quella out-of-pocket ed il 50% di quella intermediata non producono alcun ritorno in termini di salute".

pubblicità

fonte: gimbe

Commenti

I Correlati

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8

Chiusi il 9% in 10 anni. Fra il 2019 e il 2022, 11.000 clinici hanno scelto di lasciare le strutture pubbliche e l’esodo continua inesorabilmente

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Ti potrebbero interessare

Chiusi il 9% in 10 anni. Fra il 2019 e il 2022, 11.000 clinici hanno scelto di lasciare le strutture pubbliche e l’esodo continua inesorabilmente

Non passa giorno senza che venga pubblicato uno studio scientifico sui danni che le microplastiche provocano a diversi organi e tessuti, oltre che all’ambiente

Rapporto Bes: indicatori in calo sul timore per la criminalità

Nel 2023 sono stati 4,5 milioni, pari al 7,6% della popolazione, erano il 7% nel 2022. I motivi: problemi economici, liste d'attesa e difficoltà di accesso

Ultime News

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"

Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"

Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8