Riguarda i pazienti con carcinoma polmonare con mutazione EGFR
La Commissione Europea ha approvato osimertinib in prima linea come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti affetti da carcinoma polmonare localmente avanzato o metastatico con mutazione di EGFR. Lo ha annunciato AstraZeneca, precisando che lo stesso antitumorale è attualmente approvato e rimborsato in Italia per la 'seconda linea' di trattamento nello stesso gruppo di pazienti. L'approvazione europea si basa sui dati dello studio di fase III FLAURA, i cui risultati - presentati lo scorso settembre al congresso della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) e contemporaneamente pubblicati sul New England Journal of Medicine - dimostrano che la sopravvivenza mediana libera da progressione è stata di 18,9 mesi per osimertinib, registrando un risultato pari quasi al doppio rispetto ai 10,2 mesi ottenuti con la terapia a base di inibitori tirosin chinasici (TKI) dell' EGFR che rientrano nello standard di cura di questi pazienti nel caso non avessero ricevuto alcun precedente trattamento per la malattia avanzata.
Per questi malati, lo studio FLAURA "cambierà la pratica clinica", secondo Filippo de Marinis, Direttore della Divisione di Oncologia Toracica dell'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, che ha aggiunto: "Il beneficio in sopravvivenza libera da progressione e il profilo di tollerabilità visti nello studio sono senza precedenti, così come la durata della risposta risulta nettamente superiore allo standard terapeutico". E Silvia Novello, Ordinario di Oncologia Medica al Dipartimento di Oncologia dell' Università di Torino e Presidente di WALCE (Women Against Lung Cancer in Europe), ha commentato: "E' importante che questo farmaco sia accessibile ai pazienti italiani il prima possibile affinché ne possano beneficiare in termini di sopravvivenza libera da progressione, ma anche del suo profilo di sicurezza e tollerabilità, elementi importantissimi per la qualità di vita dei pazienti".
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