Capaci di simulare un neurotrasmettitore per le patologie del sonno
C'è anche il centro di medicina del sonno dell'Azienda ospedaliera pisana fra i pochi centri di ricerca europei impegnati nella sperimentazione di farmaci simulatori di adenosina, il neurotrasmettitore capace di contrastare l'insonnia e le altre patologie del sonno. E' quanto emerso, spiega una nota, a margine del 'Pisa sleep award 2018', simposio scientifico che si è chiuso oggi nell'ex Convento delle Benedettine che ha visto la presenza di ricercatori provenienti da 22 differenti università d'Italia e d'Europa. Il riconoscimento, consegnato dalla professoressa Irene Tobler dell'Università di Zurigo, quest'anno, è stato attribuito alla professoressa Tarja Helena Porkka Heiskanen (Stenberg), fisiologa finlandese dell'Università di Helsinki, per la sua attività nel campo della neurofisiologia e neurochimica del sonno e in particolare per gli studi innovativi dedicati al rapporto fra veglia e durata del sonno e, appunto, al ruolo dell'adenosina.
Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo
Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta
La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide
Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze
Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo
Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta
La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide
Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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