Iss, l'obiettivo è di migliorare i sistemi di monitoraggio dei casi
"In Italia, al momento, non risultano focolai di infezione e per rafforzare e armonizzare la sorveglianza di questa malattia tra le Regioni è partita quest'anno un'Azione centrale del ministero della Salute a cui partecipa l'Istituto superiore di sanità". Lo rende noto l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) sul portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica Epicentro. Dal 2015 al 15 giugno 2018 in 5 Stati membri dell'Ue sono stati segnalati 47 casi di listeriosi, di cui 9 ad esito fatale, causati da un nuovo ceppo di Listeria monocytogenes, isolato da prodotti surgelati, in particolare da mais e mix di verdure contenenti mais.
In Italia, la listeriosi, ricorda un articolo a cura degli esperti del Dipartimento Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria dell'Iss, è una malattia soggetta a notifica obbligatoria dal 1990 mentre dal 2010 è attiva anche un'attività di sorveglianza di laboratorio, coordinata dall'Iss. "Al fine di rafforzare e armonizzare tra le Regioni la sorveglianza, è in corso un'Azione centrale del ministero della Salute a cui partecipa l'Istituto, che ha l'obiettivo di valutare la sorveglianza della listeriosi in Italia per attuare interventi migliorativi dei sistemi di monitoraggio e che si propone di adeguare l'attuale sistema di sorveglianza della listeriosi agli standard europei. "Questo - concludono gli esperti Iss - consentirà di migliorare la raccolta dati ai fini di prevenire e contenere l'insorgenza di focolai di malattia e di rendere più efficace e tempestiva la tracciabilità delle fonti di infezione".
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