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Tumore al colon, tecniche mininvasive utilizzate solo al 35%

Oncologia Redazione DottNet | 18/07/2018 15:27

Nasce Academy per chirurghi di Acoi e Johnson & Johnson Medical

Ogni anno in Italia si eseguono circa 30.000 interventi di chirurgia per il tumore maligno del colon retto, la patologia oncologica a maggiore insorgenza nel 2017 in Italia con 53.000 nuove diagnosi stimate, ma solo il 35% viene realizzato con tecniche mini invasive che comportano notevoli vantaggi per il Servizio Sanitario nazionale (Ssn) e per i pazienti, come il minore trauma chirurgico, un recupero più veloce e una minore ospedalizzazione e una riduzione delle complicanze.

Questo malgrado la laparoscopia rappresenti da anni, nel resto d'Europa, la procedura chirurgica preferita, consolidata. Per colmare il ritardo rispetto ai Paesi, come la Gran Bretagna, nella quale vi è una delle più alte percentuali di procedure laparoscopiche per patologia del colon in Europa , il 65%, e che si è dotata di un programma nazionale di formazione, nasce la prima Academy di Chirurgia Mininvasiva del Colon, promossa da Acoi,Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani, in collaborazione con Johnson & Johnson Medical SpA.  L'accademia "nasce per promuovere un deciso miglioramento nell'ambito della cura di una forma tumorale ad elevata insorgenza - evidenzia Pierluigi Marini, presidente Acoi - sono stati selezionati 9 centri ad alti volumi ed alte percentuali di attività laparoscopica e il 20 Luglio ci sarà l'avvio delle attività".

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Sono 18 i medici che saranno formati in una prima fase del progetto. "Crediamo nel valore dell'educazione medico-scientifica e il nostro sostegno al progetto ne è una concreta dimostrazione" aggiunge Silvia De Dominicis, Amministratore Delegato di Johnson & Johnson Medical SpA.  "Questa è una di quelle partite che hanno un impatto fondamentale sulla qualità di vita- spiega Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tdm-Cittadinanzattiva -va incontro alle esigenze dei cittadini che in questo caso collimano anche con quelle del servizio sanitario. Come tutte le innovazioni dobbiamo scongiurare che siano per pochi, ci vuole una grande opera di trasparenza con l'informazione ai cittadini su dove è l'innovazione utile e sicura". 

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