Canali Minisiti ECM

Takeda, l’efficacia e la sicurezza di vedolizumab

Farmaci Redazione DottNet | 20/07/2018 14:21

Il farmaco raggiunge l’endpoint primario della remissione clinica alla settimana 52 in pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a severa

Takeda Pharmaceutical Company Limited [TSE:4502] (“Takeda”) ha annunciato oggi i principali risultati dello studio clinico VISIBLE 1, che ha valutato l’efficacia e la sicurezza della formulazione sottocutanea di vedolizumab, in fase di sperimentazione nella  terapia di mantenimento in pazienti adulti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave, che avevano ottenuto, in open label, la risposta clinica alla sesta settimana alla terapia di induzione con due somministrazioni di vedolizumab per via intravenosa. L’endpoint primario dello studio (raggiungimento della remissione clinica alla settimana 52), nel gruppo di pazienti trattati con vedolizumab per via sottocutanea dalla sesta settimana e poi ogni due settimane, è stato raggiunto in una proporzione di pazienti statisticamente significativa rispetto al placebo.  I dati di sicurezza sono stati coerenti con il già noto profilo del farmaco; non ci sono state nuove segnalazioni sulla sicurezza. Ulteriori dati dello studio verranno presentati a un prossimo congresso scientifico.

VISIBLE 1 è uno studio pivotale di fase 3, randomizzato, in doppio cieco e con doppia cecità di somministrazione, controllato verso placebo, con un braccio attivo costituito da vedolizumab a somministrazione endovenosa, che ha arruolato 384 pazienti, con risposta inadeguata o perdita di risposta o intolleranti a corticosteroidi, immunomodulatori o terapie con antagonisti del TNF (fattore di necrosi tumorale) prima di essere arruolati.

pubblicità

Endpoint addizionali hanno valutato la proporzione di soggetti che ha raggiunto la guarigione mucosale alla settimana 52, la risposta clinica duratura, la remissione clinica duratura e la remissione libera da corticosteroidi alla settimana 52.

Commenti

I Correlati

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze

I ricercatori hanno scoperto nei modelli preclinici che si può arrivare a controllare la malattia in maniera molto significativa. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances

Ti potrebbero interessare

Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta

La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide

Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze

I ricercatori hanno scoperto nei modelli preclinici che si può arrivare a controllare la malattia in maniera molto significativa. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Science Advances

Ultime News

Confronto sui successi, gli avanzamenti e i problemi della medicina oculistica: un’eccellenza del nostro Paese che deve fare i conti con un sistema sanitario che impone regole superate, come attestano nuovi studi linee guida internazionali

Nell'ordinanza n. 5922/2024 la Cassazione ricorda le regole di riparto dell'onere probatorio qualora un soggetto invochi il risarcimento del danno da errore medico in ragione di un rapporto di natura contrattuale

Rapporto Bes: indicatori in calo sul timore per la criminalità

Convegno al Senato per migliorare le leggi