Azienda sanitaria, non è epidemia: la situazione è sotto controllo
Cinque casi di morbillo sono stati registrati a Trieste negli ultimi giorni. "Al momento - ha affermato il direttore del dipartimento di infettivologia dell'Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste (Asuits), Roberto Luzzati - non possiamo parlare di epidemia, ma dobbiamo parlare di focolaio di morbillo". Si tratta, è stato spiegato durante un incontro con la stampa, di una donna di 58 anni con una forma grave della patologia, di due operatori sanitari- che non avevano fatto la profilassi - e di altre due persone, immunodepresse, su cui inizialmente non era stata diagnosticata la malattia. Nessuno di loro sarebbe in pericolo di vita.
Il direttore sanitario dell'Asuits, Aldo Mariotto, ha sottolineato che "la situazione è sotto controllo e non destra preoccupazione, il morbillo è comunque una malattia frequente, e in Italia ci sono stati 2.248 casi dal primo gennaio al 31 agosto. Abbiamo attivato subito il protocollo di controllo che sta coinvolgendo 200-250 soggetti tra dipendenti, fornitori e famigliari". "Era abbastanza prevedibile che prima o poi vi fosse un focolaio perché il tasso di vaccinazione è molto basso - ha concluso il direttore del dipartimento di Igiene e sanità pubblica, Riccardo Tominz - solamente la fascia 1-17 anni è risalita al 90%". Complessivamente a livello locale è all'87%, "e siamo al di sotto della soglia dell'immunità di gregge che è del 95%", ha concluso Tominz.
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