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Manovra, tutte le novità per la sanità: dai contratti alla formazione

Sanità pubblica Redazione DottNet | 29/10/2018 19:52

Grillo: no alla quota 100 per le pensioni dei medici, non c'è personale

Si lavora per mettere a punto la manovra con una nuova bozza appena completata (clicca qui per scaricare il documento completo) e in particolare le voci che riguardano la sanità Intanto il ministro Grillo dice no alla quota 100 per i pensionamenti "che rischia di mettere in ginocchio il settore, peggio ancora dei mancati finanziamenti. Non abbiamo il materiale umano per soppiantare la forza lavoro che inevitabilmente la utilizzerà. Per questo metteremo dei paletti". "Non possiamo spogliare la Sanità di tutte le risorse. Ad esempio - ha sottolineato - se vai in pensione con quota 100 non potrai fare attività lavorative in privato". D'altronde, ha precisato, "se domattina i medici scegliessero di lavorare nel privato e non nel pubblico la Sanità pubblica non esisterebbe più".

Rinnovo contratti

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Deludono le risorse messe a disposizione per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione posti a carico del bilancio statale. Il Governo stanzia nel complesso 4,2 miliardi per il prossimo triennio, come si legge nell'ultima bozza della manovra di bilancio. Per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico – riporta il documento - sono stanziati 1,1 miliardi per il 2019, 1,425 nel 2020 e 1,775 miliardi nel 2020. Le risorse aumentano rispetto alla bozza precedente.

Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall'amministrazione statale - si legge nella bozza - "gli oneri per i rinnovi contrattuali per il triennio 2019 - 2021 sono posti a carico dei rispettivi bilanci". I comitati di settore "provvedono alla quantificazione delle relative risorse, attenendosi ai criteri previsti per il personale delle amministrazioni dello Stato". Questi disposizioni "si applicano anche al personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale".

Ma la Fp-Cgil non ci sta e chiede risorse per il rinnovo di tutti i contratti, non solo per quelli delle amministrazioni centrali e afferma che le risorse stanziate in finanziaria non sono sufficienti dato che consentono aumenti a regime nel 2021 di 50 euro al mese, "lontani" dagli 85 dello scorso contratto. "C'è bisogno - si legge in una nota della Fp-Cgil - di risorse per tutti. Vanno rinnovati i contratti per i lavoratori dello Stato ma anche per chi è impegnato in Sanità e nelle Funzioni Locali, bisogna garantire risorse aggiuntive alle Regioni. Così come c'è bisogno di risorse anche per rinnovare i contratti della Sanità privata accreditata". Le risorse che si leggono dalla bozza della manovra, spiega la Fp-Cgil, danno "circa 30 euro di aumento sul 2019 per arrivare a poco più di 50 euro nel 2021. Lo stazionamento di 1.775 milioni nel 2021 è una cifra "ben lontana dai 2.850 milioni che erano serviti a riconoscere un aumento medio di 85 euro per il 2018. Serve un confronto immediato con il ministro Bongiorno sulla manovra per evitare che alla fine della fiera si annuncino grandi cifre e non si aumentino i salari".

Specializzandi e formazione Mmg.

Nota positiva è invece l'incremento del fondo per i contratti per la specializzazione dei medici e la formazione per i medici di medicina generale. E' uno degli obiettivi della manovra che, come si legge nell'ultima bozza, aumenta gli stanziamenti per entrambe le voci. Nel dettaglio per attivare più borse di studio per i medici di medicina generale arrivano 10 milioni in più a decorrere dal 2019. Per aumentare invece il numero degli specializzandi la spesa è incrementata di 22,5 milioni di euro per il 2019, 45 milioni per 2020, 68,4 milioni per il 2021, 91,8 milioni per il 2022 e di 100 milioni a decorrere dal 2023.

Fondo sanitario.

Novità anche per l'accesso ai maggiori finanziamenti del fondo sanitario rispetto al 2018 (fissato a 114,43 miliardi nel 2019, cui si aggiungono altri 2 miliardi nel 2020 e altri 1,5 nel 2021) vincolato però all'approvazione del nuovo Patto per la Salute 2019-2021 entro fine gennaio, che dovrà contemplare diverse misure di "programmazione e miglioramento della qualità delle cure" tra cui la revisione dei ticket. E' una delle novità contenute nell'ultima bozza della manovra.

Le misure riguarderanno in particolare:
- la revisione del sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria  a carico degli assistiti al fine di promuovere maggiore equità nell’accesso alle cure;
- il rispetto degli obblighi di programmazione a livello nazionale e regionale in coerenza con il processo di riorganizzazione delle reti strutturali dell'offerta ospedaliera e dell’assistenza territoriale, con particolare riferimento alla  cronicità  e alle  liste d’attesa;
- la valutazione dei fabbisogni del personale del Ssn e riflessi sulla programmazione della  formazione di base e specialistica  e sulle  necessità assunzionali, ricomprendendo l’aggiornamento del parametro di riferimento relativo al personale;
- l’implementazione di  infrastrutture e modelli organizzativi finalizzati alla realizzazione del sistema di interconnessione dei sistemi informativi del Ssn  che consentiranno di tracciare il percorso seguito dal paziente attraverso le strutture sanitarie e i diversi livelli assistenziali del territorio nazionale tenendo conto delle infrastrutture già disponibili nell’ambito del sistema Tessera Sanitaria e del fascicolo sanitario elettronico;
- la promozione della  ricerca  in ambito sanitario;
- l’efficientamento e appropriato uso dei fattori produttivi, ordinata programmazione del ricorso agli erogatori privati accreditati;
- la valutazione del fabbisogno di interventi infrastrutturali di ammodernamento tecnologico.

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