Canali Minisiti ECM

Cancro al collo utero, aumentano i morti dopo interventi mini-invasivi

Oncologia Redazione DottNet | 04/11/2018 10:24

Dati shock dagli studi Usa, +65% di mortalità rispetto alle isterectomie

Si ritorna in America alle isterectomie chirurgiche per i tumori del collo dell'utero. Mentre verranno sconsigliati gli interventi minimamente invasivi con speciali tecniche laparoscopiche, che hanno preso piede negli ultimi anni: queste procedure aumenterebbero infatti drammaticamente i rischi di mortalità e di recidive. E quanto emerge dai dati shock di ben due studi Usa: le operazioni laparoscopiche farebbero salire i rischi di un ritorno del cancro di ben 4 volte rispetto alla chirurgia 'aperta', e di quelli di morte del 65%.

A lanciare il grave allarme, due ricerche condotte al prestigioso Anderson Cancer Center dell'università del Texas, con la collaborazione di studiosi del Massachusetts General Hospital, della Harvard Medical School, della Northwestern University Feinberg School of Medicine. La differenza di mortalità e recidive a seconda degli interventi utilizzati sulle malate ha preso di sorpresa gli stessi studiosi, ed ha già indotto il dietrofront sul trattamento del cancro del collo dell'utero all'Anderson Cancer Center e al Johns Hopkins Hospital: questi ospedali non offriranno più le operazioni di laparoscopia, ma solo le isterectomie chirurgiche. "Quando abbiamo disegnato gli studi ci aspettavamo risultati identici per le pazienti sottoposte ai due tipi di intervento, ma siamo estremamente sorpresi dagli esiti", ha confessato Joe-Alejandro Rauh-Hain dell'Università del Texas. Nel primo studio, su 2.500 donne con cancro della cervice uterina di stadio 1, la metà ha ricevuto interventi invasivi, l'altra quelli mini.

pubblicità

Dopo 45 mesi, la mortalità tra chi aveva avuto la laparoscopia è risultata del 9,1%, rispetto al 5,3% per chi aveva avuto l'isterectomia tradizionale. Il primo gruppo di pazienti ha così evidenziato un rischio di morte più alto del 65%.  Tra le cause dei più alti rischi delle procedure mini invasive, gli esperti ipotizzano che una delle ragioni possa essere l'uso di gas per 'gonfiare' l'addome durante le laparoscopie. Questo potrebbe 'aiutare' le cellule cancerogene a diffondersi.

Commenti

I Correlati

Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer

Ti potrebbero interessare

Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie

A ricevere il prestigioso premio il biotecnologo Domenico Mallardo. La premiazione l’altro giorno a Roma, al Campidoglio. Premiati anche enti, associazioni e imprese che promuovono la salute

"Risultati ci saranno anche per cancro al polmone e al seno"

Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un

Ultime News

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

I sussidi servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati (ad esempio per baby-sitting e asilo nido), o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare nel caso di affidamenti e adozioni

Anelli (Fnomceo) : "Nettamente contrari all'eliminazione del numero chiuso". Di Silverio (Anaao): "E' una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di una visione futura. Chiederemo un incontro al Ministro Bernini"

Nel 2022 nel mondo 249 milioni di nuovi casi e 608 mila decessi