Viene attivato dai sali biliari e limita la riproduzione dei virus
Un recettore dei sali biliari che si trova nelle cellule del fegato riesce a controllare la riproduzione del virus dell'epatite B. E' questa la conclusione a cui sono giunti gli studiosi del Centro internazionale per la ricerca in malattie infettive di Lione che è stata raccolta in un lavoro pubblicato sulla rivista scientifica Faseb journal. Lo studio, condotto sui topi, ha dimostrato come il recettore Farnesold X (Fxr), che viene attivato dai sali biliari e che controlla la loro escrezione nella bile, riesce a controllare l'infezione. Nonostante l'esistenza di un vaccino efficace e ben tollerato, l'epatite B rimane un problema globale di salute pubblica con 250 milioni di persone con infezione cronica che sono ad alto rischio per sviluppare cirrosi epatica e tumori. Gli antivirali oggi, spiegano i ricercatori, riducono significativamente il rischio di complicanze ma non riescono a indurre il controllo delle infezioni da parte delle difese immunitarie dell'ospite, costringendo il trattamento per tutta la vita. "Questo studio introduce un nuovo concetto, cioè che il ruolo del metabolismo del sale biliare è più ampio del previsto e si estende al controllo di almeno una infezione virale", commenta Patrice André, uno dei ricercatori che hanno condotto l'analisi.
fonte: Faseb journal
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