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Mangiare acidi grassi omega3 riduce il rischio di parto prematuro

Ginecologia Redazione DottNet | 16/11/2018 19:12

Bisognerebbe iniziare a prenderli dalla dodicesima settimana gravidanza

Mangiare più acidi grassi omega-3 (di cui sono ricchi salmone e pesce azzurro) durante la gravidanza riduce il rischio di un parto prematuro. Lo conferma un nuovo studio Cochrane, che ha passato in rassegna 70 ricerche. Il gruppo, guidato dall'australiana Philippa Middleton, ha visto che aumentando il consumo giornaliero degli omega-3 a catena lunga si riduce dell'11% il rischio di partorire prima delle 37 settimane di gravidanza, del 42% di dare alla luce prima di 34 settimane e del 10% di avere bambini che pesano meno di 2,5 chili. "Non ci sono molte opzioni per prevenire un parto prematuro - commenta Middleton - anche perché non sono ancora ben chiare le cause.

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Prendere dei supplementi con omega-3 in gravidanza è quindi molto importante". Molti degli integratori disponibili sul mercato non contengono però la dose adeguata (cioè tra i 500 e 1000 milligrammi) o il tipo giusto di omega-3 (con almeno 500 milligrammi di Dha) necessario a prevenire una nascita prima del tempo. Bisognerebbe iniziare a prenderli dalla 12esima settimana di gestazione. "Speriamo che questo risultato possa contribuire realmente a dare una base scientifica a ciò che serve per ridurre i parti prematuri - conclude - che sono uno dei problemi di salute materno-infantile più urgenti e difficili da gestire in tutti i paesi del mondo".

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