Canali Minisiti ECM

Ospedale Cardarelli, impronte digitali contro i furbetti del cartellino

Sanità pubblica Redazione DottNet | 16/12/2018 19:30

L'iniziativa a Napoli, operazione al via il 19 dicembre

Con l'impronta digitale non sarà possibile imbrogliare: per entrare e uscire dal lavoro basta un dito, il proprio. E non sarà più possibile né passare il badge dei colleghi né chiedere a uno di loro di strisciare il proprio. L'Ospedale Cardarelli, a Napoli, dichiara guerra a eventuali 'furbetti del cartellino' e manda in pensione i vecchi badge marcatempo. Dal prossimo 19 dicembre, inizierà l'Era delle impronte digitali. Una innovazione che, nelle intenzioni dei vertici aziendali, "sarà a tutto vantaggio della stragrande maggioranza dei cardarelliani, che in questo modo non rischieranno di veder macchiata la propria reputazione" da eventuali furbetti del cartellino.

Così, da mercoledì, i dipendenti del Cardarelli - medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, tutti insomma - per entrare e uscire useranno un dito. L'innovazione, richiesta a più riprese proprio per evitare gli scandali dei furbetti del cartellino dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha il via libera del Garante della privacy. L'azienda fa sapere che nel parere dell'Authority si legge che "l'obiettivo principale dell'installazione del sistema di rilevazione biometrica è di garantire che ogni dipendente registri l'inizio della prestazione lavorativa unicamente per se stesso e non per altri colleghi".

pubblicità

Il Cardarelli non è il primo ospedale in Campania - ma di sicuro il più grande per estensione e numero di dipendenti - a introdurre le impronte digitali come marcatempo. Nel 2016, infatti, il garante della privacy ha autorizzato anche l'Azienda ospedaliera universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona", a Salerno, tra i primi in Italia ad aver ottenuto il parere favorevole dell'Authority per la rilevazione presenze con impronte digitali. Arriverà anche un'altra novità al Cardarelli: una app, la e-Cupt che permetterà al cittadino di prenotare da smartphone, tablet o personal computer le visite specialistiche delle quali dovesse avere bisogno.

"Il nostro obiettivo - sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva - è di semplificare la vita al cittadino". Basterà scaricare la app e compilare tutti i campi obbligatori. Per effettuare la prenotazione di una visita, dopo aver inserito il codice dell'impegnativa (Nre o Sar) e i dati anagrafici relativi all'assistito, l'App mostrerà all'utente la prima disponibilità per l'erogazione della prestazione da ricevere contenuta nell'impegnativa. L'utente potrà inoltre decidere se prenotarsi in quella data oppure sceglierne una successiva a seconda della propria disponibilità.

Commenti

I Correlati

Rimborsata in Italia la combinazione di ibrutinib e venetoclax come terapia orale a singola somministrazione giornaliera, chemio-free, per pazienti non precedentemente trattati

Alcune regioni del meridione hanno individuato politiche e strumenti innovativi ed efficaci, come la medicina territoriale e le liste d’attesa in Campania o un sistema sanità basato sul valore su cui si sta riconvertendo la Puglia

Cartabellotta: "Il Ddl non solo porterà al collasso la sanità del Mezzogiorno, ma darà anche il colpo di grazia al Ssn, causando un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti"

"Sono state istituite in Italia nel 2014: sono importanti perché laddove si operano e si vedono più pazienti c'è maggiore esperienza e risultati, e soprattutto sono fondamentali perché hanno una competenza multidisciplinare"

Ti potrebbero interessare

Alcune regioni del meridione hanno individuato politiche e strumenti innovativi ed efficaci, come la medicina territoriale e le liste d’attesa in Campania o un sistema sanità basato sul valore su cui si sta riconvertendo la Puglia

Cartabellotta: "Il Ddl non solo porterà al collasso la sanità del Mezzogiorno, ma darà anche il colpo di grazia al Ssn, causando un disastro sanitario, economico e sociale senza precedenti"

"Sono state istituite in Italia nel 2014: sono importanti perché laddove si operano e si vedono più pazienti c'è maggiore esperienza e risultati, e soprattutto sono fondamentali perché hanno una competenza multidisciplinare"

Dal report emerge come per prime visite specialistiche in una Classe B (breve), da svolgersi entro 10 giorni i cittadini hanno atteso anche 60 giorni per la prima visita cardiologica, oncologica e pneumologica

Ultime News

Gemelli digitali simulano le reazioni ai farmaci

Farmaci | Redazione DottNet | 22/03/2024 18:42

La rappresentazione fedele del paziente è generata a partire dai suoi dati (anatomici, fisiologici, clinici, genetici) per testare e simulare su un modello virtuale, senza rischi, la reazione alle terapie farmacologiche

Intervento in Usa, speranza per migliaia di malati in lista attesa

Il presidente: "acceso un faro sull'industria d'eccellenza"

Adelchi d'Ippolito: "Anche in caso d'assoluzione le denunce lasciano nel medico una traccia profonda, lo preoccupano, costringendolo alla medicina difensiva, con i maggiori costi che questa rappresenta per la sanità pubblica"