dottnet.menu.canale dottnet.menu.minisito dottnet.menu.ecm

Anziani più propensi a subire truffe a rischio demenza

Geriatria Redazione DottNet | 17/04/2019 21:47

Cambiamenti nella capacità di giudizio tra segni malattia

Se gli anziani abbassano la guardia nei confronti delle truffe potrebbero essere a rischio Alzheimer, una malattia che prima di manifestarsi apertamente ha proprio nei piccoli cambiamenti nella capacità di giudizio uno dei primi segni. Lo afferma uno studio della Rush University pubblicato dalla rivista Annals of Internal Medicine.  Nella ricerca sono stati studiati 935 anziani sopra i 70 anni senza problemi cognitivi manifesti, che hanno risposto a questionari sull'atteggiamento nei confronti delle truffe e si sono sottoposti a test neurologici in media per sei anni. Durante lo studio 151 persone hanno avuto una diagnosi di Alzheimer e 255 di disturbi cognitivi lievi.

Quelli che dai questionari sono risultati più propensi a credere alle truffe, ad esempio dichiarando di rispondere sempre al telefono a numeri sconosciuti o di ascoltare le proposte di telemarketing, hanno mostrato anche un rischio maggiore di sviluppare una condizione neurologica.

La statistica è stata confermata anche con l'autopsia del cervello di 264 partecipanti morti durante lo studio. "Quando le persone anziane iniziano a fare errori nella gestione delle finanze, della salute o in generale nelle decisioni complesse - spiega Patricia Boyle, uno degli autori -, dobbiamo allertarci e chiederci se sia il caso di chiedere aiuto. Non significa necessariamente che una persona sta per sviluppare demenza, ma dobbiamo essere più attenti". 

pubblicità

fonte: Annals of Internal Medicine

dottnet.title.comments

dottnet.article.related

Fazzi: "La prima valutazione da fare è capire se l’esperienza è adeguata all’età ed è ragionevolmente proponibile. La risposta non può essere quella di eliminare il rischio, ma di proporre con intenzionalità e gradualità"

Solo il 50-65% dei casi viene diagnosticato nei paesi ricchi

Le temperature elevate stimolano il rilascio di citochine infiammatorie, aumentano lo stress ossidativo e ‘accendono’ i geni che scatenano infiammazione o autoimmunità

Pubblicato su Nature – npj Parkinson’s Disease il primo contributo italiano che combina AI e linguaggio naturale per identificare i profili cognitivi della Malattia di Parkinson prima della comparsa dei sintomi motori

dottnet.article.interested

Palleschi: “L’età media elevata dei clinici italiani emerge proprio nel momento in cui si deve fronteggiare una crescente domanda di assistenza dovuta al progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento delle malattie croniche”

Al via il ciclo di eventi dedicato alla corretta informazione sulla prevenzione vaccinale delle malattie respiratorie nella popolazione ultrasessantacinquenne: 30 convegni su tutto il territorio nazionale

Applica la teoria dell'entropia, grazie a attività e alle interazioni rallenta l'invecchiamento

Studio sui topi osservando le salamandre. La vita sana si allunga del 25%

dottnet.article.latest

dottnet.pagina.piuletti