Canali Minisiti ECM

L'inquinamento 2.0 invecchia la pelle più dello smog

Dermatologia Redazione DottNet | 04/05/2019 17:41

L'inquinamento elettromagnetico emesso dagli schermi di computer e cellulari può avere effetti negativi sull' epidermide e alterare le fibre di collagene

Non è solo lo smog che avvelena l' aria, a danneggiare la nostra pelle. Anche l' inquinamento elettromagnetico emesso dagli schermi di computer e cellulari può avere effetti negativi sull' epidermide e alterare le fibre di collagene. Se all' esterno ogni anno vengono liberati nell' aria oltre 36 miliardi di tonnellate di Co2 e il 92% della popolazione mondiale respira un' aria di pessima qualità, satura di gas, metalli presenti nelle polveri sottili e diversi tipi di particelle, negli ambienti chiusi, dove ormai si trascorre il 90% del tempo, l' aria può essere sino a dieci volte più inquinata. A mettere in guardia dalle nuove forme di inquinamento che alterano le funzioni dell' epidermide è Alessandra Narcisi, dermatologa dell' Istituto clinico Humanitas. Le definizioni ormai si sprecano: Cov (Composti organici volatili), City Syndrome, luce blu. Proprio quest' ultima è una fonte inquinante, sempre più diffusa, per la pelle e per gli occhi derivante dagli apparecchi elettronici e dai moderni device tecnologici, più pericolosa addirittura dei raggi Uv perché non produce effetti immediati, né facilmente indagabili. Così si parla di Digital Aging per indicare le rughe e i malesseri causati dai device tecnologici. "Si tratta di uno dei fattori di invecchiamento precoce della pelle che colpisce donne e uomini a tutte le età - spiega Narcisi - e si manifesta con rughe su viso e collo per effetto delle onde elettromagnetiche emesse dagli schermi di pc, smartphone e tablet. Queste onde aumentano la temperatura dei tessuti favorendo il surriscaldamento di quelli ricchi di acqua come il derma e portando quindi al deterioramento delle fibre collagene con conseguente insorgenza di rughe e doppio mento".

pubblicità

Ma l' inquinamento 2.0 ha un' altra grande protagonista: la plastica. I Composti organici volatili (Cov) sono particelle potenzialmente nocive emesse da molteplici oggetti di uso comune e in particolare quelli che 'profumano di nuovo': formaldeide, toluene, acetaldeide, acetone. Dal momento che, secondo l' Epa, l' agenzia americana per la protezione dell' ambiente, un individuo trascorre in media l' 80% del proprio tempo in casa e sul posto di lavoro, "l' inquinamento domestico costituisce un vero e proprio pericolo quotidiano, un' insidia ancora tutta da esplorare e che le aziende cosmetiche stanno prendendo in considerazione da poco", evidenzia l' esperta. Proprio le case cosmetiche stanno facendo a gara nel produrre nuove linee anti-pollution. I nuovi composti usano ingredienti base di vitamine C ed E e peptidi, in generale sostanze che agiscano contro l' ossidazione o dalle funzioni anti-infiammatorie e lenitive. Sono efficaci - elenca la dermatologa - anche gli antociani e i flavonoidi e in generale le sostanze anti-ossidanti in grado di combattere le tossine, come il resveratrolo e il licopene. Occorre però anche potenziare l' effetto barriera dell' epidermide perché, se quest' ultima non è integra, consente un più facile accesso e accumulo alle particelle. E' bene, dunque, ricompattare le cellule superficiali usando sieri a base di ceramidi, i fosfolipidi che vanno a ricreare i legami fra le cellule, a renderle più forti e in grado di rigenerarsi.

Commenti

I Correlati

Gabriella Fabbrocini, Federico II di Napoli: “La stagione invernale mette a dura prova la salute della nostra pelle, raccomandiamo di coprirsi in modo adeguato quando si esce, utilizzare emollienti delicati e lenitivi e, in casi specifici, ricorrere

<i>Condizioni climatiche, quali scarsa umidità e basse temperature, influenzano negativamente la barriera cutanea.</i>

L'attività antitumorale del batterio - scrive il rapporto su Science Advances - è stata osservata in esperimenti su topi

Skinbooster come terapia per la pelle

Dermatologia | Redazione DottNet | 20/02/2018 12:31

Dall’impiego antiage a trattamento per migliorare l’aspetto in diverse condizioni dermatologiche

Ti potrebbero interessare

Per curare i segni della guerra sulla pelle di soldati e civili, RigeneraDerma presenta Mission to Kiev, il progetto umanitario per curare le cicatrici di guerra in Ucraina con Biodermogenesi®.

Per gli esperti si tratta di "un tassello importante al puzzle di lunga data" sulle origini del prurito e dovrebbe spiegare perché le malattie comuni della pelle come l'eczema e la dermatite atopica sono spesso accompagnate da persistente bisogno di

Il presidente Apiafco: Condividere timori e dubbi aiuta a evitare isolamento

Visite gratuite in 26 ospedali italiani, iniziativa presentata al ministero della Salute

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno