Il giudice ha chiarito che prendere parte a convegni e seminari rientra nell’attività professionale ordinaria del personale sanitario
È anche grazie anche all’intervento di Federcongressi&eventi che un Provider ECM pochi giorni fa ha vinto il contenzioso con l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro-Inail che, con un verbale di accertamento, gli aveva contestato la mancata assicurazione dei partecipanti agli eventi ECM.
A seguito del ricorso del Provider, accompagnato dall’intervento redatto dallo studio legale di Federcongressi&eventi e deposto in giudizio, il verbale di accertamento è stato annullato.
Il giudice del lavoro ha infatti escluso che i corsi ECM possano essere equiparati ai corsi ordinamentali di istruzione e formazione professionale i cui partecipanti devono essere assicurati contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il giudice ha invece riconosciuto che i seminari e i convegni ECM organizzati dai Provider rispondono all'obbligo imposto dalla legge al personale sanitario di ottemperare alla cura della competenza professionale mediante la partecipazione ad attività formative accreditate.
Riprendendo le argomentazioni di Federcongressi&eventi il giudice ha infatti chiarito che prendere parte a convegni e seminari ECM rientra nell’attività professionale ordinaria del personale sanitario. Durante i corsi, quindi, i partecipanti sono già coperti dall’assicurazione obbligatoriamente stipulata dal datore di lavoro. "Come associazione che si batte per la tutela, la crescita e la rappresentatività dei Provider ECM siamo particolarmente soddisfatti di una sentenza importante per il singolo Provider e per l’intero settore delle entità abilitate a operare nel campo dell’Educazione Continua in Medicina", commenta Alberto Iotti, Responsabile Provider ECM di Federcongressi&eventi. "È stato riconosciuto un principio fondamentale, un punto fermo al quale potranno rifarsi i Provider in caso di analoghe situazioni future".
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