Caffeina inferiore ai 200 mg al giorno avrebbe diversi effetti benefici sulle donne in gravidanza, riducendo il loro rischio di diabete, abbassando i livelli di glicemia e migliorando il profilo cardiometabolico
Le donne in gravidanza, con un consumo di caffeina da scarso a moderato, presentano un rischio inferiore di diabete, livelli più bassi di glicemia e un profilo cardiometabolico migliore rispetto alle controparti che evitano totalmente la caffeina. L’evidenza emerge da uno studio USA pubblicato da JAMA Network Open, in cui ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 2.802 donne in gravidanza senza alcuna importante comorbilità, partecipanti ai National Institute of Child Health and Human Development Fetal Growth Studies-Singletons dal 2009 al 2013.
L’assunzione giornaliera di caffeina a 10-13 settimane e a 16-22 settimane è stata calcolata sulla base del consumo autosegnalato di caffè, tè, acqua frizzante e bevande energetiche; le donne hanno anche fornito campioni ematici per misurare la presenza di caffeina a 10-13 settimane di gestazione.
Dalla decima alla tredicesima settimana di gestazione, 1.073 donne (41,5%) hanno segnalato di non consumare caffeina. 1.317 donne (51,0%) hanno riferito di assumere da 1 a 100 mg al giorno, mentre 173 (6,7%) hanno detto di consumare da 101 a 200 mg al giorno, il massimo raccomandato in gravidanza. Dalla sedicesima alla ventiduesima settimana di gestazione, 599 donne (23,6%) hanno affermato di non consumare alcuna bevanda contenente caffeina; 1734 (68,3%) ne consumavano da 1 mg/d a 100 mg/d, 186 (7,3%) da 101 mg/d a 200 mg/d e 20 (0,8%) assumevano oltre 200 mg/d di bevande a base di caffeina.
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