Il test genetico è fondamentale per ridurre il rischio nei famigliari
"Il 25% dei casi di tumore dell'ovaio è riconducibile alla mutazione dei geni Brca1 e Brca2. Mancano efficaci strumenti di screening in questa neoplasia e circa l'80% delle pazienti presenta la malattia già in fase avanzata al momento della diagnosi. Il test genetico è fondamentale per ridurre il rischio nei famigliari". Così l'Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) commenta, in una nota, l'annuncio della modella Bianca Balti di volersi sottoporre alla rimozione di tube e ovaie dopo aver scoperto di essere portatrice della mutazione del gene Brca1. "Conoscere lo stato mutazionale di questi due geni è molto importante e il test Brca dovrebbe essere effettuato su tutte le pazienti al momento della diagnosi", dichiara Saverio Cinieri (nella foto), presidente Aiom, secondo il quale "è questa la via da seguire per definire le migliori strategie terapeutiche e iniziare il percorso familiare che può permettere l'identificazione di persone sane con mutazione Brca, nelle quali impostare programmi di sorveglianza intensiva, medici e chirurgici".
Studio dell’Istituto Mario Negri e dell’ATS Brianza pubblicato su Tobacco Induced Diseases
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