Canali Minisiti ECM

Il Viagra compie 25 anni, andrologi: Fu una rivoluzione, ma oggi ci sono altre terapie

Farmaci Redazione DottNet | 25/03/2023 14:37

Un quarto di secolo che ha visto il farmaco dominare le vendite mondiali nel settore e aprire la strada ad altre molecole arrivate dopo e recentemente ai generici

La 'pillola blu' che ha cambiato la sessualità maschile compie 25 anni. Il 27 marzo 1998 la Food and Drug Administration (Fda) riconosceva il Viagra* (Pfizer) come la prima terapia medica orale per il trattamento delle disfunzioni erettili. Un quarto di secolo che ha visto il farmaco dominare le vendite mondiali nel settore e aprire la strada ad altre molecole arrivate dopo e recentemente ai generici. Imitata e falsificata, è la compressa più gettonata online, la 'pillola blu' non ha influenzato solo le fantasie sotto le lenzuola, ma anche il costume finendo protagonista di film e canzoni. L'ultimo rapporto Osmed (2022) indica i farmaci per la disfunzione erettile tra le categorie "a maggior spesa", con i residenti in Campania "tra i maggior utilizzatori".

"Prima della 'pillola blu' per la disfunzione erettile c'eano solo le iniezioni o le terapie ormonali, mi ricordo nei primi anni da medico che nei congressi scientifici si diceva che chi avrebbe inventato una pillola contro la disfunzione erettile avrebbe vinto il Nobel. E infatti chi ha scoperto l'ossido nitrico 'come molecola segnale per il sistema cardiovascolare', alla base poi del meccanismo del Viagra, ha vinto il Nobel per la Fisiologia e la Medicina nel 1998 - racconta all'Adnkronos Salute Alessandro Palmieri (nella foto), presidente della Sia, la Società italiana di Andrologia - L'arrivo di questo farmaco ci ha dato un valido strumento per aiutare i pazienti e ha fatto uscire dall'ombra l'andrologia, dando risalto alla nostra specialità e a come sia necessaria per la salute globale dell'uomo. Faremo infatti un congresso sul Monte Bianco per affrontare gli effetti del cambiamento climatico sulla salute maschile, dalla disfunzione erettile alla fertilità".

pubblicità

L'arrivo del Viagra ha dato anche via ad un filone di ricerca scientifica che prima non esisteva, "sono arrivate nuove molecole e terapie orali e poi è cambiato l'approccio con il paziente - prosegue Palmieri - In passato si agiva sul sintomo, ma ora riusciamo a curare la disfunzione erettile, ad esempio si usano le onde d'urto sui corpi cavernosi. Un approccio che migliora la qualità dell'erezione: in una alta percentuale di casi possiamo risolvere il problema. Abbiamo terapie mediche completamente differenti rispetto alla Viagra che si sciolgono in bocca simili ad un francobollo. Oppure, ci sono validissimi integratori vasodilatatori. Negli ultimi anni - osserva il presidente degli andrologi - sono stati fatti passi avanti in questo settore e possiamo dire che oggi la 'pillola blu' e quelle venute dopo si usano sempre meno, spesso le possono consigliare i medici di medicina generale e i farmacisti ma gli specialisti hanno altri strumenti".

C'è infine il capitolo della chirurgia delle protesi peniene. "C'è stato anche qui un boom: siamo passati in pochi anni da 3-400 dispositivi impiantati a oltre 1.500 - conclude Palmieri - Sono sempre più tecnologiche e sicure". "Ma quello a cui teniamo è la prevenzione e come società scientifica puntiamo ora a coinvolgere altre categorie: le forze armate, la Croce rossa italiana e le scuole guida. Il 21 giugno ci sarà un villaggio dell'Andrologia a Roma, alla terrazza del Pincio, dedicato proprio alla prevenzione", conclude.

Commenti

I Correlati

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Ti potrebbero interessare

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno