Falcone: "Le polmoniti causate dall'influenza tendono a complicarsi più frequentemente con sovrainfezioni batteriche, come quelle causate da Staphylococcus aureus o Pneumococco"
"L'influenza quest'anno sembra avere una patogenicità superiore rispetto agli altri anni e stiamo osservando più ricoveri per polmonite in pazienti sani e giovani". Così all'ANSA Marco Falcone, direttore del reparto di Malattie infettive all'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana e professore di Malattie infettive all'Università di Pisa. "In genere - spiega l'infettivologo - l'influenza decorre in maniera relativamente benigna con manifestazioni delle alte vie respiratorie. Invece quest'anno, in un numero di casi più alto del solito, si tende a sviluppare una polmonite influenzale che non è molto diversa da quella tipica del Covid-19. Alcuni di questi pazienti hanno bisogno del ricovero e in alcuni casi anche del ricorso alla terapia intensiva". Le polmoniti causate dall'influenza, inoltre, "tendono a complicarsi più frequentemente con sovrainfezioni batteriche, come quelle causate da Staphylococcus aureus o Pneumococco", dice Falcone, membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit). Ancora non è chiaro se queste forme particolarmente severe siano dovute a un calo dell'immunità verso i virus dell'influenza dopo due anni di pandemia o a varianti virali più aggressive.
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