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Nutrizionista, dietro l'anoressia grave c'è la responsabilità dei social

Nutrizione Redazione DottNet | 13/02/2024 19:14

E' il fenomeno della cosiddetta 'thininspiration', cioè l'auto-incoraggiamento alla magrezza assoluta con la complicità di migliaia di utenti che con like e commenti stimolano a proseguire la privazione del cibo

Corpi deperiti al limite della sopravvivenza, magrezza assoluta, visi spenti: è la descrizione, terrificante ma vera, in cui cadono migliaia di ragazze la cui condizione viene amplificata dai social dove la loro situazione di rischio vita viene stimolata e sostenuta. E' il fenomeno della cosiddetta 'thininspiration', cioè l'auto-incoraggiamento alla magrezza assoluta con la complicità di migliaia di utenti che con like e commenti stimolano a proseguire la privazione del cibo.   Su questo tema lancia l'allarme - in vista della giornata del Fiocchetto Lilla contro i disturbi alimentari il 15 marzo - la nutrizionista Samantha Biale, milanese d'adozione, 25 anni di studi nel settore, che ha prodotto un report basato sull'analisi di centinaia di profili social soprattutto su Istragram di ragazze e giovani donne "fiere di mostrare il loro corpo frutto di privazioni estreme". Secondo "dati Rencam i decessi sono fra i 3-4 mila l'anno in Italia" (negli Stati Uniti è la prima causa di morte per malattia mentale) ma più in generale i disturbi alimentari riguardano circa tre milioni di persone (survey nazionale del ministero Salute 2019-23)".

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    Vi è una relazione diretta tra la visione di contenuti online 'pro-eating disorder' e la manifestazione delle problematiche alimentari: nello specifico il report rivela che l'esposizione ai contenuti social di 'thininspiration' è associata all'aumento di insoddisfazione corporea, dieta ferrea, affettività negativa.   Allo stesso tempo si sottolinea la mancanza di un controllo stringente all'accesso e alla divulgazione di contenuti pro anoressia e di leggi severe. "È evidente che l'avvento dei social abbia amplificato esponenzialmente l'insorgenza dell'anoressia - sottolinea Biale -. L'anoressia ha cause profonde e diverse ma, diversamente a quanto accadeva prima dei social, oggi chi si trova in un momento di debolezza, può trovare la complicità di persone squilibrate in rete".
  

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