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Farmaci innovativi: Racca, uno spreco distribuirli in ospedale

Farmacia | 02/12/2009 20:12

''La mancanza di unitarietà del sistema di distribuzione dei farmaci innovativi provoca sprechi oltre che disagi al cittadino''. Lo ha denunciato Annarosa Racca, presidente nazionale di Federfarma. ''Gli ospedali ad esempio - ha detto Racca - hanno gestioni non monitorate con la dovuta attenzione e risulta anche che grandi quantità di farmaci vengano sprecati, buttati via. Al contrario, le farmacie ogni mese devono rendere conto dei farmaci erogati: ci si chiede il giorno, il numero di ricetta, il nome del medico prescrittore''.

 Uno studio commissionato da Federfarma sulla distribuzione dei farmaci, ''dimostra - ha sottolineato Racca - che la distribuzione dei farmaci innovativi da parte delle farmacie permette di contenere i costi di distribuzione, monitorare l' erogazione delle singole confezioni, tenere sotto controllo la spesa e i consumi a livello nazionale, regionale e locale, in quanto i dati dei medicinali consegnati vengono dalle farmacie memorizzati e inviati al Ministero della Salute''. In una scheda di approfondimento distribuita dalla federazione fra i titolari di farmacia, risulta, ad esempio, che in Lombardia la spesa effettiva nel 2008 per la erogazione di farmaci nel territorio (da parte di farmacie e Asl), pari a 1.

900 milioni di euro, e' stata inferiore al budget previsto (pari a 2.200 milioni), mentre la spesa effettiva ospedaliera (relativa ai farmaci utilizzati in ospedale e a quelli erogati dall'ospedale a pazienti esterni alla struttura) è stata di 540 milioni di euro, molto superiore ai 378 milioni previsti.

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Anche il disagio per i cittadini, secondo Federfarma, è aumentato: non solo ci sono differenze enormi nella distribuzione dei farmaci tra Regione e Regione, ma anche all' interno di uno stesso territorio regionale fra Asl e Asl. ''Le Asl - hanno detto i farmacisti - sono aziende, hanno autonomia gestionale, e ognuna si comporta come più le conviene''. Federfarma propone di ''ristabilire il ruolo centrale del paziente e del territorio per arrivare a un sistema che diventi conveniente per la Regione, per le farmacie e soprattutto più semplice ed economico per il cittadino''.

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