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Studio italiano: pericolo colesterolo, favorisce anche il tumore

Oncologia | 18/01/2010 16:49

I ricercatori del San Raffaele di Milano hanno scoperto un nuovo meccanismo attraverso cui i tumori inibiscono le difese immunitarie, crescendo e diffondendosi in modo incontrollato. Un percorso che si può invertire, spiegano i ricercatori nello studio pubblicato su Nature Medicine.

È noto che il sistema immunitario è in grado di riconoscere ed eliminare le cellule neoplastiche. Tuttavia, i tumori mettono in opera numerosi meccanismi per sfuggire a tale controllo. Nello specifico l’équipe di scienziati ha scoperto che molti tumori crescono indisturbati grazie alla produzione di ligandi di LXR, molecole derivate dal colesterolo. Questi metaboliti del colesterolo “imprigionano” alcune cellule del sistema immunitario, le cellule dendritiche, impedendogli fare pulizia di quelle malate.

Lo studio - Aver visto come i tumori paralizzano “le sentinelle” che dovrebbero fare da scudo ha permesso infatti di individuare una terapia che sarebbe in grado di ripristinare il funzionamento del sistema immunitario. Un passo avanti nella conoscenza dei meccanismi biologici "che rendono i tumori insensibili all’attacco delle cellule del sistema immunitario", spiega Vincenzo Russo, dell`Unità di Terapia Genica dei Tumori dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, che ha coordinato lo studio in collaborazione con Catia Traversari di MolMed S.

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p.A. e ricercatori dell’Università di Milano e del Karolinska Institutet di Stoccolma. La sperimentazione - Nel corso della ricerca è stata identificata una classe di molecole, utilizzate in medicina per diminuire il colesterolo plasmatico, in grado di bloccare la produzione di metaboliti del colesterolo. Nei topi trattati con questa terapia, il sistema immunitario si è riattivato e il tumore è regredito. Stimolare il sistema immunitario per reagire all`aggressione dei tumori potrebbe essere la via maestra, grazie "all`identificazione di nuovi target terapeutici - continua Russo - che consentiranno di mettere a punto, nei prossimi anni, nuove terapie antitumorali”.

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