Prende il via a Pisa la sperimentazione di una nuova metodica chirurgica simile a quella utilizzata per la cura della cataratta. I vantaggi: tempi di degenza più rapidi, minori complicanze post-operatorie, assenza di cicatrici e soprattutto il recupero immediato della capacità visiva senza bendaggi.
E’ ormai prossima una svolta nella cura del glaucoma. Comincerà infatti a breve, presso la Unità Operativa Oculistica Universitaria a Pisa, diretta dal professor Marco Nardi, la sperimentazione di una nuova tecnica chirurgica. E’ stato lo stesso Nardi ad averne dato notizia nel corso della Zingirian Medal Lecture tenuta al congresso della Società Italiana di Oftalmologia, indicando come una metodica da tempo nota, rivista attraverso la più moderna strumentazione, ora disponibile, possa offrire maggiori garanzie di sicurezza e qualità rispetto agli interventi tradizionali.
La tecnica attuale (la trabeculectomia) va considerata sempre valida ma per le possibili complicanze viene riservata, come ultima risorsa, ai casi in cui la terapia medica non è più efficace: se saranno confermate le premesse la nuova tecnica potrebbe rappresentare sempre più spesso un’alternativa ai farmaci. In particolare, riduce le complicanze, i tempi d’intervento da 30 a 15 minuti, la degenza ospedaliera (dalle 24 ore a quelli necessari per una cataratta, cioè ambulatoriali). Nardi, che sarà il primo a metterla in atto in Italia, parla della possibilità di una “vera e propria svolta”, legata al differente approccio alle strutture su cui intervenire: in pratica l’approccio avviene non più dall’esterno, incidendo la congiuntiva e la sclera (membrane esterne dell’occhio), ma dall’interno, entrando in camera anteriore dalla cornea, con un taglio simile a quello della cataratta.
La tecnica per la prima volta al mondo, è stata utilizzata per eliminare un difetto refrattivo
La diagnosi è resa difficoltosa anche dagli attuali modelli sanitari del paese
Operazione eseguita con apparecchi laser programmati da remoto
È quanto annunciato sul New England Journal of Medicine da Arianna Tovar Vetencourt del Bascom Palmer Eye Institute presso la University of Miami Miller School of Medicine
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