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Si frattura un dito e l’ospedale chiede il ticket

Sanità pubblica | 05/03/2010 19:25

Rompersi un dito in Lombardia può costare l'esborso di un ticket sanitario perchè il pronto soccorso valuta l'incidente come 'codice bianco', ossia una prestazione che può normalmente essere eseguita dal medico curante di famiglia. E' quanto è accaduto a Merate (Lecco) ad un ragazzo di 14 anni che si è presentato al pronto soccorso con il sospetto di frattura al pollice sinistro e si è visto assegnare il codice bianco, destinato a quelle prestazioni che normalmente non si effettuano al pronto soccorso ma possono essere eseguite dal medico di famiglia.

Secondo quanto riferito dal genitore del ragazzo ''il pronto soccorso ci ha consigliato di rivolgerci al medico di base, vista l'attesa per essere visitati, dal quale siamo andati e che poi ci ha rinviato nuovamente al pronto soccorso con la normale richiesta''. Dopo essersi ripresentato al nosocomio il ragazzo si è visto assegnare di nuovo il codice bianco e, come spiega il genitore, ''ha aspettato tre ore per essere sottoposto ad una lastra''. Successivamente il medico del pronto soccorso, non in grado di leggere l'esame, ha rinviato il ragazzo a presentarsi il giorno successivo al reparto di ortopedia, dopo aver chiesto il pagamento del ticket. L'indomani, presso il reparto di ortopedia dell'ospedale, dove gli è stata diagnosticata la frattura al dito, il medico specialista ha invitato il genitore del ragazzo a segnalare alla direzione sanitaria il fatto che vi fosse stato richiesto il pagamento del ticket a fronte di una sospetta frattura.

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Rivoltosi all'Urp (ufficio relazioni con il pubblico) il genitore si è visto spiegare che ''la frattura a un dito non costituisce un rischio per l'infortunato che può rivolgersi al proprio medico, il quale richiede una lastra e successivamente l'intervento di uno specialista''. ''Tutto questo è assurdo - spiega il genitore - perché l'ospedale ha di fatto confermato la propria linea di condotta senza tenere conto che, per un ragazzo, può essere un problema stare qualche giorno con il dito rotto senza nessun tipo di cura''. Per questo il genitore ha annunciato di voler fare ricorso contro la decisione dell'ospedale.

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