Si è svolto il 17 marzo al Policlinico Umberto I di Roma il primo intervento chirurgico in assoluto per aneurisma cerebrale gigante con paziente sveglio (Awake Craniotomy). Lo rende noto un comunicato dello stesso ospedale, precisando che la paziente è una donna di 46 anni. L'intervento - che ha riguardato un'aneurisma gigante di 4,5 cm di diametro dell'arteria cerebrale media sinistra - è stato eseguito presso il reparto di neurochirurgia diretto dal prof. Antonio Santoro e dal dottor Emiliano Passacantilli.
Questa chirurgia - precisa il Policlinico - ''ha permesso di chiudere l'aneurisma, essendo certi, attraverso il monitoraggio intraoperatorio delle funzioni linguistiche e motorie, di non provocare deficit o disfunzioni. La paziente è stata dimessa a domicilio senza deficit neurologici 9 giorni dopo l'intervento''. L'aneurisma cerebrale è una dilatazione di un'arteria di una parte del cervello che, essendo più debole in quel punto, col passare del tempo e con la pressione del sangue all'improvviso si può rompere provocando un'emorragia. Una sorta di 'bomba a orologeria' portata allo scoperto sempre più spesso da esami diagnostici incruenti: Tac, Risonanza Magnetica, angio TAC, angio RM, eseguite magari casualmente per una cefalea, lievi traumi o vertigini. E' stato calcolato che in Europa sono 35 milioni le persone che hanno un aneurisma cerebrale, in Italia circa 3 milioni. Di queste, 2 milioni sono donne, quasi sempre fumatrici.
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La rappresentazione fedele del paziente è generata a partire dai suoi dati (anatomici, fisiologici, clinici, genetici) per testare e simulare su un modello virtuale, senza rischi, la reazione alle terapie farmacologiche
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