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3 mln italiani soffrono di asma, come controllarla per ridurre ricoveri?

Pneumologia | 18/05/2010 10:14

In Italia sono circa tre milioni i cittadini costretti a fare i conti con questa malattia; un bambino su 10 soffre di sintomi asmatici e uno su tre di sintomi allergici, ricorda Federasma Onlus, la Federazione delle associazioni di sostegno ai malati asmatici e allergici.
Attraverso la prevenzione dei fattori di rischio e l'adozione delle misure di prevenzione comportamentale e terapeutica, si possono ridurre i sintomi della malattia, il ricorso alle cure di emergenza e i ricoveri ospedalieri. "L'asma non guarisce, ma con trattamenti appropriati la maggior parte dei pazienti può acquisire un buon controllo della propria malattia - ricorda in una nota Pierluigi Paggiaro, coordinatore linee guida GINA Italia - Il controllo dell'asma si traduce in assenza, o presenza minima, di sintomi, e rari attacchi di asma".

Spesso, invece, molti pazienti asmatici sono 'rassegnati' a sopportare limitazioni più o meno importanti nella loro vita quotidiana, come non poter correre o giocare liberamente (per i bambini), non poter fare adeguata attività sportiva amatoriale o agonistica (giovani e adulti). Ritengono 'inevitabile' provare spesso i sintomi dell'asma (la tosse, la costrizione toracica, il respiro sibilante e la sensazione di difficoltà respiratoria) e dover ricorrere frequentemente all'uso dei farmaci di emergenza e ai ricoveri ospedalieri.

"E' importante che il paziente asmatico sappia che questo atteggiamento rinunciatario non è giustificato", evidenzia Sandra Frateiacci, presidente Federasma. "Obiettivo di ogni paziente, adulto o bambino, deve essere quello di avere l'asma sotto controllo – prosegue Frateiacci - perché raggiungere questo obiettivo significa avere una vita il più possibile normale, andare a scuola, fare esercizio fisico,svolgere la propria attività lavorativa e professionale, in poche parole: vivere più pienamente la vita".

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Ecco i cinque elementi per controllare l'asma: farsi fare una diagnosi precisa e corretta della malattia; conoscere come modificare i fattori legati allo stile di vita (fumo, attività fisica, dieta, esposizione a sostanze allergizzanti) che possono aggravare l'asma e scatenarne le crisi; stabilire con il medico il tipo di cura; imparare ad usare bene e regolarmente i farmaci dell'asma. E, infine, fare frequenti valutazioni, da soli o con il medico, per adottare comportamenti appropriati, anche in termini di variazione della cura.
In conclusione, un miglior controllo della malattia si traduce anche in una riduzione di costi per il servizio sanitario. Secondo le stime di Federasma il costo medio annuo per un paziente con asma è di 1.400 euro, mentre per un malati di rinite allergica se ne spendono 1.000 e per un paziente con dermatite atopica 1.432.
Fonte: Adnkronos
 

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