Assistenza stati vegetativi, maglia nera al Sud
In testa alle Regioni più attrezzate per gestire questi 'grandi disabili' la Lombardia, con oltre una ventina di centri, seguita dall'Emilia Romagna (con 14 strutture) e il Veneto, con 11. 'In Regione - ha spiegato l'assessore alla sanità, Luca Coletto - gestiamo 340 pazienti, di cui una trentina proveniente dalle altre regioni. Il 21% è assistito a casa, in stretta collaborazione con le associazioni dei familiari'. In coda le regioni più piccole, come il Molise (che ha solo 2 strutture), ma anche popolose come la Puglia, che ne ha 5, o la Sicilia che ne offre 3. Il primo motore per la presa in carico di questi malati, in genere, sono proprio le associazioni dei familiari, che si attivano a partire spesso dalle proprie esperienze: 'In Liguria - spiegano dall'associazione Rinascita Vita - ci occupiamo di 150 malati solo a Genova, e gestiamo una casa famiglia, due centri diurni, l'assistenza domiciliare, il servizio ambulatoriale, un centro residenziale per gli stati vegetativi'. Un centro, in questo caso, convenzionato, 'per cui ci rimborsano 180 euro al giorno, come per i pazienti psichiatrici'. Ma il paziente in stato vegetativo ha bisogno 'di assistenza h24, di fisioterapia, di essere movimentato almeno due volte al giorno per evitare le piaghe'. Senza contare, come spiega Luca De Nigris, della Casa dei risvegli di Bologna, che assistito a casa 'un malato costa mediamente 3.500 euro al mese alle famiglie'. Le linee guida, ha assicurato Filippo Palumbo, capo dipartimento del ministero della Salute, 'sono in arrivò e 'troveremo il modo di condividere il percorso anche con le associazioni'.