Sarà in carica per il prossimo triennio
Cambio ai vertici della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec). Il professor Massimo Volpe, preside della Facoltà di Medicina e Psicologia, Università 'La Sapienza' di Roma, Ordinario di cardiologia e Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia, Ospedale Sant'Andrea di Roma, è da oggi il nuovo presidente della Società per il prossimo triennio.
L'annuncio è stato dato durante il congresso annuale della Siprec, a Napoli dal 9 all'11 marzo. Alla cerimonia inaugurale del 15/mo congresso annuale Siprec ha preso parte il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Volpe subentra a Bruno Trimarco, Direttore della Cattedra di Cardiologia presso il Dipartimento di Scienze biomediche avanzate, Università 'Federico II' di Napoli, che è stato al vertice della società scientifica negli ultimi 6 anni.
Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"
Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)
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Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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