Canali Minisiti ECM

Stessa molecola innesca il Parkinson e l'Alzheimer

Neurologia Redazione DottNet | 03/07/2017 20:54

Può diventare bersaglio per nuovi farmaci

La stessa 'miccia' molecolare può innescare sia il Parkinson che l'Alzheimer: si tratta dell'enzima asparagina endopeptidasi (AEP), che favorisce l'accumulo di aggregati proteici tossici nelle cellule del cervello. La scoperta di questo nuovo potenziale bersaglio terapeutico è pubblicata su 'Nature Structural and Molecular Biology' dalla Emory University di Atlanta, negli Stati Uniti, e dimostra che le due malattie neurodegenerative potrebbero essere molto più simili di quanto ipotizzato finora, almeno da un punto di vista biochimico.

Sebbene colpiscano aree del cervello distinte con conseguenze molto differenti, Parkinson e Alzheimer sono entrambi caratterizzati dalla presenza nel cervello di proteine anomale e 'appiccicose', che tendono a formare aggregati tossici: nell'Alzheimer l'incriminata è la proteina tau, mentre nel Parkinson è l'alfa-sinucleina. In passato, i ricercatori dell'Emory University guidati da Keqiang Ye avevano già scoperto che l'enzima AEP è in grado di tagliare la proteina tau rendendola ancora più appiccicosa e tossica.

pubblicità

Con questo nuovo studio, sono riusciti a dimostrare che l'enzima agisce allo stesso modo anche sull'alfa-sinucleina: un suo pezzettino ritagliato dalla 'forbice molecolare' AEP può essere infatti ritrovato nel cervello dei pazienti colpiti da Parkinson, mentre è del tutto assente nel cervello delle persone sane. La differenza, in questi casi, potrebbe essere legata alla diversa localizzazione dell'enzima AEP: nel cervello sano, la forbice molecolare si trova confinata nei lisosomi, che sono i 'termovalorizzatori' dove vengono eliminati e riciclati i rifiuti della cellula, mentre in caso di Parkinson l'enzima AEP 'sconfina' diffondendosi in tutta la cellula. Dopo questa scoperta i ricercatori non intendono dare false illusioni e ricordano come l'asparagina endopeptidasi non sia l'unica 'miccia' del Parkinson: in ogni caso hanno già identificato alcuni farmaci capaci di inibirla e, dopo aver dimostrato la loro efficacia in modelli animali di Alzheimer, potrebbero a breve testarli anche contro il Parkinson.

fonte: ansa

Commenti

I Correlati

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

Ti potrebbero interessare

Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose

È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications

Lo indica una ricerca della Monash University di Melbourne, pubblicata su Preventive Medicine Report

Alessandro Padovani: “Per l’Alzheimer si riduce l’incidenza e aumenta la prevalenza. Gli ottantenni di oggi sono meno colpiti, ma l’invecchiamento della popolazione porta in assoluto a un incremento di pazienti”

Ultime News

Riscatto laurea, le regole per il 2024

Professione | Redazione DottNet | 23/04/2024 21:14

Con questa possibilità di può aumentare l’importo dell’assegno pensionistico e anticipare la pensione, in misura pari al numero di anni riscattati

Un libro bianco rivela le sfide delle pazienti e di chi le assiste

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine