Scienziato Usa mette a punto un nuovo uso del vecchio test
Gli arresti cardiaci colpiscono d'improvviso, sono spesso fatali e non c'è modo di prevederne i rischi, in quanto avvengono per una sorta di corto circuito elettrico. Non come gli infarti che colpiscono per occlusioni arteriose spesso individuabili in anticipo. Ma ora, per la prima volta, uno scienziato Usa ha messo a punto una modalità che promette di quantificare i pericoli individuali. Usando un 'antico' e non costoso test - l'elettrocardiogramma - e dopo aver studiato migliaia di pazienti, Sumeet Chug, direttore dell'Istituto di Cardiologia Genomica del prestigioso Cedars-Sinai Heart Institute, avrebbe trovato la chiave per predire i rischi di un disturbo che colpisce circa 1.000 persone al giorno, 350.000 l'anno secondo l'American Heart Association.
''Quasi sempre quando l'arresto avviene è troppo tardi'', ha osservato Sumeet Chugh -. Ogni minuto che passa c'è il 10% in più di possibilità di morte''. Ma Chugh ha scoperto 6 punti esatti nel tabulato dei dati degli elettrocardiogrammi che rivelano importanti informazioni sul cuore: quanto pompa, la sua carica elettrica ecc. Sulla base di queste informazioni, lo scienziato ha assegnato 'punteggi di rischio' - da zero a sei - che indicano i pericoli di arresto cardiaco per ognuno. Un punteggio da 4 in sù indicherebbe una probabilità 20 volte più alta della media di soffrire un arresto cardiaco. Chugh ha confermato la sua teoria su pazienti: la metà di quelli che soffriranno un arresto cardiaco presentano i dati di rischio che possono venire individuati nei 6 punti dell'elettrocardiogramma.
fonte: ansa
Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"
Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)
Una over-50 su 2 soffre di insufficienza venosa. I consigli dei flebologi
E' la nuova campagna promossa dal Gruppo Servier in Italia in collaborazione con la Siprec), che mira a promuovere i benefici clinici, sociali ed economici che derivano dal seguire le terapie nelle malattie croniche cardiometaboliche
Silvestrini: "Se in passato si trattava di una patologia che colpiva principalmente i più anziani, oggi, complici gli stili di vita scorretti, l'età media si è abbassata"
Lo evidenzia lo studio danese DanGer Shock, pubblicato sul New England Journal of Medicine e presentato in occasione del 75/mo congresso dell'American College of Cardiology ad Atlanta (Usa)
Agisce anche sul trabecolato
La ricerca è stata coordinata dall’Università di Padova e pubblicata su Cancer
Andrea Pession: “Alcune diagnosi creano più problemi che vantaggi. Lavoreremo ancora di più in rete"
Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”
Commenti