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Polizze e fondi sanitari: urge il riordino del settore

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/01/2018 10:55

Lo richiede la Commissione Igiene e Sanità del Senato nella relazione conclusiva sull'Indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale

 A polizze e fondi sanitari gli italiani destinano circa 4,7 miliardi della spesa sanitaria privata, ma questo settore, in "grande fermento" non è privo di "aspetti problematici". Punta l'attenzione sul "secondo pilastro" sanitario la Commissione Igiene e Sanità del Senato che, nella relazione conclusiva sull'Indagine conoscitiva sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale, chiede di "realizzare un riordino della sanità integrativa, definendone l'ambito di azione in modo da evitare duplicazioni e consumismo sanitario".  

"Il documento conclusivo, frutto di un'ampia indagine, è stato approvato in Commissione all'unanimità, trovando i punti di migliore equilibrio fra le diverse visioni. Il lavoro è stato condotto alla luce del convincimento che una visione matura e responsabile del nostro Ssn necessitasse un approccio affrancato da logiche di speculazione politica", spiega Luigi d'Ambrosio Lettieri (Noi con l'Italia), relatore del testo insieme a Nerina Drindin (Articolo1 Mdp - Liberi e Uguali). Una parte della relazione è dedicata in particolare alla sanità integrativa. Le lunghe liste di attesa nella sanità pubblica rappresentano una spinta verso l'acquisto di prestazioni nel privato. Ma, se la spesa privata per la sanità pesa circa 37 miliardi di euro annui, solo circa 2,5 miliardi passano per l'intermediazione di polizze assicurative (Ania) e circa 2,2 miliardi per fondi sanitari (Anagrafe dei Fondi).  

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"Abbiamo cercato - spiega la senatrice Dirindin - di fare luce sul tema del secondo pilastro spesso assunto come soluzione dei problemi della sanità pubblica. Dall'analisi si evince in particolare che i dati relativi ai fondi sanitari sono poco trasparenti, cosa che impedisce un'analisi completa e sottolinea la necessità di una revisione complessiva di un sistema che è oggi molto frammentato". 

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