Canali Minisiti ECM

Un nuovo test per il cancro alla prostata eviterà il 40% delle biopsie

Urologia Redazione DottNet | 18/05/2018 18:50

IsoPSA è più preciso rispetto al Psa: distingue tra forme benigne e maligne

 Da un nuovo test del sangue arriva la promessa di migliorare la diagnosi del cancro alla prostata evitando una discreta quota di biopsie (oltre il 40%), nonché eccessi diagnostici e terapeutici dovuti a false diagnosi di tumore, in quanto il nuovo esame - chiamato IsoPSA - sembra in grado di distinguere tra forme maligne e benigne di tumore.    E' quanto emerge da uno studio multicentrico condotto su più gruppi di maschi, che esperti della Cleveland Clinic, coordinati da Eric Klein, presenteranno durante il Meeting Annuale della American Urological Association a San Francisco.

  Sviluppato presso la clinica Usa in collaborazione con la Cleveland Diagnostics, Inc. il nuovo esame identifica cambiamenti della struttura molecolare dell'antigene prostatico (il PSA appunto) e quindi non si limita semplicemente a misurare la concentrazione dell'antigene nel sangue come fa il test oggi in uso clinico. "IsoPSA è un avanzamento del test del PSA - spiega Andrea Lenzi, ordinario di endocrinologia a La Sapienza di Roma - ed è potenzialmente una innovazione molto buona, fermo restando che la dobbiamo testare nella vita reale perché, come per tutte le innovazioni scientifiche, bisogna vedere se l'esame funzioni davvero nella popolazione generale, consentendo di fare una corretta diagnosi".

pubblicità

Il vero termine del problema, spiega Lenzi, è che il tradizionale test del PSA si limita a descrivere la presenza in circolo di una sostanza specifica della prostata, l'antigene prostatico appunto, che è semplicemente un marcatore indiretto dell'attività delle cellule della ghiandola. Il fatto è, però, che i valori del PSA possono risultare alterati anche in assenza di un tumore, ad esempio se vi è un'infiammazione o una problematica prostatica microtraumatica; questo è il grosso limite del PSA, sottolinea l'esperto, ed è la ragione per cui se un uomo risulta avere il PSA alterato sappiamo che l'esame va ripetuto più volte e osservato il trend nel tempo prima di procedere a ulteriori accertamenti anche invasivi. In mancanza di un test più accurato (al pari del 'pap test' per lo screening preventivo del cancro del collo dell'utero nella donna), spiega Lenzi, "siamo giunti alla conclusione che bisogna migliorare il test del PSA attualmente in uso".

E IsoPSA va proprio in questa direzione promettendo di riuscire ad evitare tante false diagnosi.   IsoPSA, infatti, va a vedere la concentrazione delle diverse 'forme' (isoforme in termini tecnici) della molecola PSA e in questo modo può con attendibilità discriminare cambiamenti strutturali della proteina associati alla presenza o assenza di cancro. Inoltre distingue i tumori benigni da quelli maligni di grado elevato. Ai tanti test clinici cui è stato sottoposto ha dimostrato la capacità di evitare in media oltre il 40% delle biopsie, suggerendo che utilizzandolo si potrebbero ridurre i casi di eccesso diagnostico e terapeutico per tumori erroneamente diagnosticati e trattanti, in quanto benigni.    Resta da vedere, ribadisce Lenzi in conclusione, come si comporta e quanto è attendibile il nuovo test nella pratica clinica, quindi quando applicato a campioni più vasti di individui rispetto alla sperimentale.

fonte: ansa

Commenti

Rispondi

I Correlati

Lo studio, pubblicato su JAMA Oncology, affronta un problema importante nel cancro alla prostata: come separare la forma a crescita lenta della malattia, che difficilmente causa danni, dal cancro più aggressivo

Un gruppo di scienziati ha ideato un sistema che sfrutta le citochine, facendo in modo che queste molecole si localizzino efficacemente all’interno delle neoplasie

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Immunoterapia più chemioterapia raddoppia il tasso a lungo termine

Ti potrebbero interessare

A Napoli Onconnect: dalle fake news alla corretta informazione al paziente, appuntamento scientifico con clinici e comunicatori

Negli ultimi anni il trattamento delle neoplasie urologiche ha avuto una grande evoluzione in positivo, grazie all’uso di cure già esistenti per stadi di malattia sempre più precoci

Porpiglia: “Una tecnologia che permette di conservare l’organo in oltre il 75% dei casi di tumore al rene e di recuperare la funzione sessuale in oltre il 50% dei pazienti con tumore della prostata già un mese dopo l’intervento”

La concentrazione media di spermatozoi era significativamente più alta nel gruppo di uomini che non usavano il telefono più di una volta alla settimana rispetto a quelli che lo usavano più di 20 volte al giorno

Ultime News

Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile

"Le farmacie rappresentano sempre più un punto di riferimento per la collettività e per il servizio sanitario nazionale costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini"

Laiga: "Se si vuole dare un concreto aiuto alla maternità dopo la nascita, sarebbe più sensato investire tali soldi per rimediare ai gravi tagli al personale sanitario degli ultimi anni"

L’infezione prolungata ha portato all’emergere di una nuova variante immuno-evasiva a causa dell’ampia evoluzione all’interno dell’ospite. Il paziente è poi deceduto