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Fibrillazione atriale per un milione di over 65

Cardiologia Redazione DottNet | 22/05/2018 14:26

Il costo medio di un ictus è di 100mila euro l'anno

Centomila euro all'anno. Tanto il costo medio di un ictus, che oltre a sconvolgere profondamente le persone colpite compromette anche le casse dello Stato. Una parte del costo è a carico sistema sanitario e un'altra del sistema sociale. Spesso sottostante vi è un cuore che batte in modo irregolare: si stima che siano un milione gli adulti con il cuore 'matto' , cioè affetti da fibrillazione atriale, e la prevenzione e lo screening sono fondamentali per evitare che questa aritmia apra la strada proprio all'ictus. Pur essendo benigna, la fibrillazione atriale è infatti pericolosa perché non contraendosi bene l'atrio nell'auricola e nell'atrio stesso si possono formare trombi che possono dare un ictus. Se n'è parlato all'evento "Il cuore 'matto' di un milione di anziani over 65. Un percorso possibile per il trattamento della fibrillazione atriale e dell'ictus cardioembolico".

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"Molti sono fibrillanti e non sanno di esserlo - spiega Claudio Giustozzi, presidente dell'Associazione Dossetti - una persona fibrillante andrebbe messa sotto protezione con dei farmaci o con percorsi specifici affinché non arrivi a un ictus". "Intercettare i pazienti salva la vita e la qualità di vita - spiega il professor Francesco Fedele, del Policlinico Umberto I di Roma - perché il dramma di un ictus è la compromissione dell'attività lavorativa e comunicativa del paziente. Abbiamo i mezzi sia diagnostici per intercettare il problema sia terapeutici: adesso ci sono dei farmaci che possono essere utilizzati con più sicurezza rispetto al vecchio antagonista della vitamina k che aveva bisogno del controllo della coagulazione a determinati tempi". E se Eleonora Selvi di Federanziani evidenzia come "la prevenzione sia sempre più a carico dei cittadini" l'Associazione Dossetti pone l'accento su un progetto di legge presentato nel 2015, "Disposizioni in materia di malattie cardiovascolari e per la prevenzione e la cura dell'ictus cerebrale e ischemico", che prevede tra l'altro un 'calendario dei controlli', che auspica venga ripresentato in questa legislatura. 

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