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Nei prossimi 10 anni 8mln di anziani avranno malattie croniche gravi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 11/07/2018 17:50

Italia Longeva, "cure sul territorio non sono più un opzione ma un obbligo"

In Italia sta per scoppiare una bomba demografica: troppi anziani, sempre meno persone e una maggior richiesta di assistenza domiciliare. Nel 2050, infatti, ci saranno due milioni e mezzo di italiani in meno e gli over65, oggi un quarto della popolazione, diventeranno più di un terzo (20 milioni di persone, di cui oltre 4 milioni avranno più di 85 anni). La situazione non è rosea per le condizioni di salute: nei prossimi dieci anni 8 milioni di anziani avranno almeno una malattia cronica grave come ipertensione, diabete, demenza, patologie cardiovascolari e respiratorie e potranno aver bisogno di maggiore assistenza sanitaria a casa.

Questi sono alcuni dei dati emersi in uno studio Istat per "Italia Longeva - Rete nazionale sull'invecchiamento e la longevità attiva", presentato oggi al Ministero della Salute nel corso della terza edizione degli Stati generali dell'assistenza a lungo termine. E se la stessa Italia Longeva parla in una nota di una "bomba demografica pronta a deflagrare", il suo presidente Roberto Bernabei commenta: "Dobbiamo evitare che l'Italia diventi un enorme ma disorganizzato ospizio nel quale resteranno pochi giovani costretti a lavorare a più non posso per sostenere milioni di anziani soli e disabili". Quella che il presidente di Inps Tito Boeri descrive come "un'emergenza" è l'assistenza sanitaria, proponendo un "contributo obbligatorio" per il suo finanziamento che coinvolga lavoratori e pensionati. Secondo alcuni dati dell'Indagine sull'assistenza domiciliare in Italia, poco più del 10% della spesa sanitaria italiana (circa 15 miliardi di euro) va all'assistenza a lungo termine.

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Questo dato la vede tra i fanalini di coda in Europa. Di questi 15 miliardi solo 2,3 (l'1,3% della spesa sanitaria totale) sono destinati alle cure domiciliari, con un contributo a carico delle famiglie di circa 76 milioni di euro. Il trend dell'offerta di cure domiciliari agli anziani è sì in crescita (+0,2% rispetto al 2016), ma resta ancora un privilegio per pochi: ne gode solo 3,2% degli over65 residenti. Diverse sono le disomogeneità, a cominciare dal numero degli accessi in un anno (si va da un minimo di 8 a un massimo di 77 della Asp di Potenza) alle ore di assistenza dedicate al singolo anziano (oscillano da un minimo di 9 a un massimo di 75 nella Asl Roma 4). Differenze, anche per i costi: per la singola presa in carico si va dai 543 euro della Ats Montagna di Sondrio agli oltre 1000 euro della Asp di Potenza..

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