Studio clinico su ipertesi in corso in USA
Mantenere un controllo stringente della pressione del sangue negli ipertesi riduce il rischio di declino cognitivo e di demenza (tutti i tipi di demenza, Alzheimer compreso). Sono i risultati di un vasto studio clinico in corso in USA, lo studio SPRINT, condotto da Jeff Williamson, della Wake Forest School of Medicine. La notizia è stata diffusa in occasione della Conferenza internazionale dell'Associazione Alzheimer che è in corso a Chicago. Lo studio coinvolge oltre 9300 soggetti ipertesi, parte dei quali è stata avviata a un programma di drastica riduzione della pressione (sotto i 120 millilitri di mercurio per la massima anziché sotto il valore soglia di 140).
Gli esperti hanno visto che tra i pazienti che riducono drasticamente la pressione, oltre a ovvi benefici in termini di rischio cardiovascolare, si assiste a una riduzione del 19% del tasso di nuovi casi di declino cognitivo e una riduzione del 15% del tasso di declino cognitivo e demenza considerate nel loro insieme. Solo col trascorrere degli anni di osservazione di questi individui, spiegano gli autori, si capirà se questa riduzione di pressione porterà dei benefici effettivi in termini di riduzione di rischio di demenza, in quanto questa è una malattia ad evoluzione molto lenta
fonte: Conferenza internazionale dell'Associazione Alzheimer
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