Costerà il 70% in meno. Sarà lanciato a partire dal gennaio 2019
L'azienda farmaceutica Gilead inizierà a produrre una versione generica dei suoi 'superfarmaci' contro l'epatite C, al momento solo per il mercato Usa, che verranno venduti a un prezzo più basso rispetto a quello praticato attualmente. Lo ha annunciato la stessa compagnia, finita spesso al centro di polemiche proprio per il costo delle terapie. La decisione, spiega il comunicato della compagnia, riguarda le formulazioni Harvoni ed Epclusa, i cui generici saranno venduti a partire dal gennaio 2019 ad un prezzo di 24mila dollari, con un risparmio di circa il 70% rispetto ai prezzi originali praticati negli Usa, che sono comunque sensibilmente più alti rispetto a quelli europei.
Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo
Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta
La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide
Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze
Il Gruppo Chiesi, leader mondiale nel settore biofarmaceutico con sede a Parma e operante in 31 paesi, entra a far parte di EIT Health, una rete dedicata alla promozione di un futuro più in salute per i cittadini europei
Da quando l’Azienda e la Fondazione adottano il meccanismo di finanziamento tramite bandi, sono stati stanziati oltre 10 milioni di euro a supporto dell’innovazione in Ricerca e Servizi per i pazienti
Un importante riconoscimento che evidenzia il valore del percorso intrapreso dall’Azienda a sostegno dell’inclusione, dell’equity e della diversità
Investimenti per oltre 10 milioni di euro nel triennio 2021-2023 in Italia, un aumento del 415 per cento dei pazienti arruolati
Sin dal momento della diagnosi di neoplasia, la presa in carico nutrizionale rappresenta uno degli snodi cruciali del percorso di cura: più di un paziente su due (51%), alla prima visita oncologica, riporta infatti dei deficit nutrizionali e quasi un
"Nello specifico riteniamo che sia utile emettere solo il certificato che documenta l’inizio dell’infortunio, ritendo pertanto non necessario né appropriato il rilascio di altre certificazioni successive"
Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
Il punteggio medio (in una scala da 0 a 10) per i medici è passato da 7,3 nel 2021 a 6,9 nel 2023 e, analogamente, per il personale sanitario non medico da 7,2 a 6,8
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