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Nuova terapia anti-Hiv blocca il virus per mesi con sole tre dosi

Infettivologia Redazione DottNet | 26/09/2018 14:54

Si tratta di un cocktail di due anticorpi specifici anti-Hiv: funziona senza effetti avversi

Verso una svolta nella lotta all'Aids: un cocktail di due anticorpi specifici anti-Hiv funziona senza effetti avversi: bastano tre dosi per controllare l'infezione e l'efficacia dura mesi. Sono i promettenti risultati di una duplice sperimentazione clinica su due gruppi di pazienti, pubblicata sulle riviste Nature e Nature Medicine e condotta da Michel Nussenzweig e Marina Caskey della Rockefeller University di New York. Attualmente l'Aids si tiene a bada con una famiglia di farmaci, gli antiretrovirali: questi, però, vanno presi quotidianamente e non senza effetti collaterali. Il problema principale per il successo della cura resta l'aderenza alla terapia: se il paziente dimentica o salta le pillole il virus ricomincia a riprodursi e a nuocere. L'immunoterapia è una nuova concezione di cura: nasce dalla scoperta degli 'elite controllers', pazienti che producono super-anticorpi contro l'Hiv.

Due di questi super-anticorpi, 3BNC117 e 10-1074, sono stati isolati e riprodotti per la nuova terapia. Nel primo trial, su Nature, gli esperti hanno coinvolto un gruppo di pazienti che prendeva antiretrovirali e non aveva presenza di Hiv nel sangue: i pazienti hanno sospeso gli antiretrovirali e assunto tre dosi di anticorpi nell'arco di sei settimane. Così sono riusciti a tenere a bada il virus per le 21 settimane successive senza altre terapie (su alcuni l'immunoterapia è rimasta efficace anche per 30 settimane). Nel secondo trial, su Nature Medicine, l'immunoterapia è stata testata su pazienti 'più difficili', con virus presente nel sangue. Anche in questo caso la terapia ha funzionato, eliminando l'Hiv nel sangue e tenendo a bada il virus per oltre tre mesi. Ma c'è ancora strada da fare: gli anticorpi non funzionano in modo universale su tutti i pazienti, bisognerà via via aggiustare l'immunoterapia per renderla efficace su una più ampia casistica di individui.

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fonti: Nature e Nature Medicine

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