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Dopo 8 anni la Cassazione assolve il farmacista dal reato di truffa

Farmacia Redazione DottNet | 15/10/2018 18:52

Una storia cominciata nel 2010 con una perquisizione dopo un furto di farmaci

Storia di un farmacista finito nelle maglie della giustizia subendo processi per i tre gradi fino alla totale assoluzione. La vicenda risale al 30 agosto del 2010, con una perquisizione disposta dalla Procura di Modana, nell’ambito di una indagine per ricettazione di farmaci dopo un furto a un corriere.

In quell’occasione, nella farmacia di Abetone in via del Brennero, gli investigatori avevano trovato alcune confezioni di  medicinali scaduti  e  confezioni di farmaci defustellate e cioè prive della fustelle che vengono allegate alle ricette per chiedere ed ottenere i rimborsi dal Servizio sanitario. Il titolare della farmacia era il dottor Raffaele Palombaro: la Procura di Pistoia lo aveva indagato e poi rinviato a giudizio per  truffa aggravata, detenzione di medicinali scaduti e peculato.

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Al farmacista era stato contestato il reato di «truffa aggravata» perché, secondo l’accusa, avrebbe staccato le fustelle dalle confezioni di alcuni farmaci «non ancora consegnati ai clienti» per poi apporle sulle ricette che erano state emesse dai medici e ottenerne il rimborso. L’accusa di tentata truffa era scaturita dal fatto che, conservando all’interno della farmacia numerose fustelle staccate, avrebbe tentato procurarsi un ingiusto profitto cercando di ottenere dal medico curante dei pazienti le ricette in modo da poterne chiedere il rimborso. L’accusa di peculato è relativa invece ad alcune confezioni di medicinali che, nella veste di incaricato di pubblico servizio, il farmacista avrebbe dovuto dispensare per conto del Servizio Sanitario.

Un anno fa, la sentenza di condanna in primo grado. Ma ora la Corte di Cassazione, con sentenza emessa in data 12 ottobre 2018, ha  annullato senza rinvio la sentenza di condanna emessa dalla Corte d’Appello di Firenze.  Cadute le accuse  di truffa aggravata e tentata truffa e detenzione di medicinali scaduti, mentre mentre per l’imputazione di peculato la Corte d’Appello di Firenze dovrà riesaminare il caso uniformandosi ai principi di diritto affermati dal Supremo Collegio.

Un risultato importante per l’ex farmacista, che è stato provato da tutte le vicissitudini giudiziarie, rappresentato in tutti i gradi di giudizio, compresa la Cassazione, dall’avvocato Gerardo Marliani del foro di Pistoia.

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