Allo studio il rapporto per migliorare l'analisi precoce
Si apre una nuova strada nella lotta al morbo di Alzheimer. Tutto passa attraverso lo studio dei deficit cognitivi causati dallo stress e che, quando sono cronici, causano alterazioni sia nell'ippocampo (la parte del cervello legata all'apprendimento e alla memoria), sia nel sistema immunitario. Secondo alcuni studiosi argentini dell'Università del Nordest della Provincia di Buenos Aires, infatti, è proprio questa la via che aprirebbe la caccia a nuovi biomarcatori che possono predire quei deficit cognitivi che causano la malattia.
Dunque, per migliorare l'analisi precoce. Lo studio è durato quindici anni e gli analisti hanno anche scoperto come un farmaco che agisce nella lotta contro la sclerosi multipla potrebbe ridurre questi cambiamenti che vengono indotti dallo stress cronico. "Nel lavoro è stato dimostrato che questi cambiamenti potrebbero essere ridotti con il trattamento di glatiramer acetato, un farmaco che viene utilizzato, in altre dosi, nei pazienti con sclerosi multipla. Il sistema immunitario e il sistema nervoso centrale comunicano tra loro attraverso dei mediatori (proteine) i cui livelli è dimostrato come siano alterati nei topi sottoposti a stress", commenta Maria Laura Palumbo, ricercatrice dello studio.
fonte: ansa
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