Sradicare i brutti ricordi, le paure ataviche o una perdita traumatica con un'unica dose di un nuovo medicinale: l'ipotesi di un trattamento farmacologico che aiuti a dimenticare potrebbe essere dietro l'angolo con tutto il suo inevitabile bagaglio di dubbi e problemi etici da risolvere.
Scienziati di New York hanno infatti non solo scoperto il ruolo di una specifica molecola cerebrale nell'immagazzinare le memorie, ma hanno già sperimentato con successo su ratti da laboratorio un nuovo ritrovato che ha di fatto 'eliminato' i ricordi degli animali. A loro avviso, potrebbe funzionare allo stesso modo sugli esseri umani. La scoperta - riportata in prima pagina dal New York Times - è stata fatta da un team di neuroscienziati del SUNY di Brooklyn (la New York State University) guidati da Todd Sacktor, che dopo anni di esperimenti hanno individuato nella molecola 'PKMzeta' presente nel cervello la sostanza 'chiave' nel connettere le varie molecole coinvolte nel processo di radicamento dei ricordi.
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Scoperti nuovi fattori di rischio: il colesterolo "cattivo" nella mezza età e la perdita della vista non trattata in età avanzata
Perdita di autonomia, stigma sociale e peso economico i principali timori
Il lavoro, che accoglie le prime evidenze dello studio Nemesis è stato pubblicato su Nature Communications e illustra la generazione e i meccanismi neuronali delle alterazioni, suggerendo nuove vie di riabilitazione
All’A.O.U. Luigi Vanvitelli una nuova tecnologia cambierà la vita di migliaia di pazienti
Commenti