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Sommersa da formiche: medico e infermiere sospesi

Sanità pubblica Redazione DottNet | 11/11/2018 20:06

De Luca, occorre rigore. Figlia, ora a casa. Autrice del video, si voleva coprire tutto

Blitz di buon mattino in ospedale del governatore campano, Vincenzo De Luca, per visitare nel Reparto di Medicina la paziente 71enne dello Sri Lanka intubata e comparsa in un video ricoperta di formiche, poi incontro con i dirigenti ed il personale del nosocomio napoletano. Due ore nel 'San Giovanni Bosco' per capire e discutere quanto avvenuto nel Reparto mentre scatta la sospensione di medico e tre infermieri in servizio tra venerdì e sabato scorsi. Alla fine De Luca dice: "Quello che è certo è il mancato e doveroso controllo della paziente; si procederà come sempre con il massimo rigore, oltre alla sospensione, già decisa, del personale in servizio. Il direttore sanitario denuncerà all'autorità giudiziaria l'accaduto perché possano essere individuati eventuali comportamenti dolosi".

Mentre il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borreli - che ha rilanciato il video, divenuto virale, fatto da una familiare di una ricoverata - promuove una raccolta di fondi per consentire il rimpatrio della donna (assistita dalla figlia la quale ribadisce di non voler sporgere denuncia pur essendo scioccata per l'accaduto e spera che la madre sia rimpatriata), il governatore sottolinea: si tratta di un "un gravissimo episodio" ma tutto ciò non impedirà il proseguimento del "lavoro di riorganizzazione e bonifica della sanità". "É doveroso difendere la dignità di Napoli, delle tante realtà di eccellenza nazionale e del lavoro straordinario sul piano della dedizione e professionalità posto in essere da migliaia di medici, infermieri e dipendenti delle nostre strutture. Per le aree di inefficienza, di sciatteria - o peggio - ancora presenti, si procederà con rigore assoluto" aggiunge il presidente della Giunta regionale.

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"Vanno accertate, tra l'altro - prosegue De Luca - la perdita eventuale di soluzione al glucosio e dell'alimentazione che era in corso via flebo, il funzionamento dei dispositivi medici o ancora altre possibili cause. Sarà utile anche chiarire chi era presente nel reparto alle 6 del mattino, impegnato a girare un video, impiegando tempo prezioso e senza allertare subito il personale". Uno dei passaggi del provvedimento di sospensione dal servizio, notificato anche ai vertici del nosocomio e annunciato ieri sera dalla Regione, rileva che si può ritenere "legittimo il sospetto che tutto il personale di turno sia venuto meno alle proprie funzioni di controllo e vigilanza della paziente per un lungo lasso di tempo abbandonandola di fatto a se stessa e, soprattutto, tra le formiche".

Dice Mario Forlenza, dg della Asl Napoli 1: "Non ci è sfuggita la particolare attenzione anche sotto il profilo mediatico per la sospetta totale omissione o comunque superficialità nella vigilanza delle condizioni minime igieniche sanitarie in cui i ricoveri devono essere garantiti". Sdegno e allarme sociale, dunque. Per una vicenda - seguita dal ministero mentre proseguono gli atti ispettivi della Asl e della Regione - che qualcuno avrebbe voluto fosse messa a tacere. "Alcuni infermieri mi hanno detto che avrei dovuto farmi i fatti miei, che ho alzato un inutile polverone perché non era così drammatica la situazione" dice Giovanna Caputo, la donna - figlia di una degente nella stessa stanza - che ha diffuso il video.

"Avevo chiesto più volte l'intervento di infermieri, e addetti alle pulizie, ma niente, e l'unica cosa che mi rimaneva da fare era pubblicare un video". Immagini divenute virali e che, come dice la donna, "hanno fatto arrivare la rivoluzione". "Mi dispiace che siano stati sospesi medico e infermieri". Ma se qualcuno, nel reparto, le ha detto che avrebbe fatto meglio a stare zitta, "altri, invece, mi hanno ringraziata". Una vicenda che, conclude Francesco Emilio Borrelli, contribuisce ad "accendere nuovamente i riflettori sulle gare d'appalto per la pulizia degli ospedali".

"Alcuni infermieri mi hanno detto che avrei dovuto farmi i fatti miei, che ho alzato un inutile polverone perché non era così drammatica la situazione". Giovanna Caputo è la donna che ha diffuso il video della paziente extracomunitaria di 71 anni, sommersa di formiche, ricoverata a Napoli nell'ospedale San Giovanni Bosco, poi rilanciato dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli. "Avevo chiesto più volte l'intervento di infermieri, e addetti alle pulizie, ma niente e l'unica cosa che mi rimaneva da far era pubblicare un video" spiega all'ANSA. Immagini divenute virali e che, come racconta la donna, figlia di una degente nella stessa stanza, "hanno fatto arrivare la rivoluzione".

"Mi dispiace - fa sapere - che siano stati sospesi il medico e gli infermieri". Ma se qualcuno, nel reparto, le ha detto che avrebbe fatto meglio a stare zitta, "altri, invece, mi hanno ringraziata". "Mi hanno spiegato che solo così si poteva smuovere qualcosa - afferma - con un video. Non mi aspettavo tanta attenzione, ma sono contenta perché, nel mio piccolo, ho aiutato quella donna". Spiega che fare un video e pubblicarlo "era l'unico modo di darle voce". "Lei piangeva mentre mia sorella registrava - sottolinea - perché si rendeva conto della situazione e non poteva fare niente". Ci tiene a spiegare di aver avvisato il personale, di aver aiutato come poteva, "ma di aver avuto paura a toccare la donna per le sue condizioni". "Gli infermieri - evidenzia - erano venuti a lavarla, ma il giorno dopo la situazione era la stessa: le formiche stavano là".

Le formiche erano state notate dalla signora Giovanna già nei giorni precedenti, "ma mai così tante: anche sulle aste delle flebo". "E una persona del reparto mi ha detto che la colpa è nostra perché portiamo biscotti e succhi di frutta - aggiunge - io credo, invece, che sia proprio un problema di pulizie perché non ho mai visto gli addetti passare una panno sui comodini, per esempio". "Puliscono solo un po' per terra, le pulizie non sono fatte a dovere - afferma - Quindi non credo proprio che la colpa delle formiche sia la nostra perché portiamo i biscotti...". Ieri, poco dopo la diffusione del video, la madre della donna è stata dimessa: "I medici mi hanno assicurato che sta bene e che non è una conseguenza del video, ma se mia madre non è stata curata bene, sono pronta a tutto".

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