Aifa, in Italia già ritirati farmaci Valsartan dall'India
Stop nell'Unione Europea al commercio dei farmaci per la pressione alta contenti Valsartan prodotti da Mylan Laboratories Limited a Hyderabad, in India. A imporre il ritiro dei lotti interessati, una circolare della Agenzia europea del farmaco (Ema); va tuttaivia precisato che da tempo questi prodotti non sono reperibili in Italia perché già ritirati da farmacie e ospedali, come conferma l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). A dettare la necessità di provvedimenti urgenti, la presenza di un'impurità, la Nnitrosodietilammina (NDEA), classificata come probabile cancerogeno per l'uomo, trovata in alcuni lotti. Le autorità nazionali stanno conducendo ulteriori test per determinare il grado di contaminazione. Non vi è però, precisa Ema, "alcun rischio immediato per i pazienti. È più rischioso per interrompere improvvisamente l'assunzione di medicinali per la pressione alta.
Pertanto, i pazienti non devono interrompere alcun trattamento senza consultare il medico o il farmacista". Il Valsartan è un antagonista del recettore dell'angiotensina II usato per trattare la pressione arteriosa elevata, infarto cardiaco recente e insufficienza cardiaca. Si ritiene che la presenza di impurezze nei medicinali a base di questa molecola sia legata alla sintesi di una specifica struttura ad anello (tetrazolo) che è presente in alcuni medicinali della classe dei sartani. La revisione dei medicinali contenenti Valsartan è stata avviata il 5 luglio 2018 su richiesta della Commissione Europea. Il principio attivo era già finito nel mirino delle autorità a luglio 2018 con il ritiro dal commercio di oltre 700 lotti di farmaci prodotti nello stabilimento della Zhejiang Huahai Pharmaceuticals, nel sito di Chuannan in Cina
Pembrolizumab riduce la mortalità del 38% rispetto al placebo
Lo rivela uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association che sottolinea l'amara scoperta
La revisione è iniziata nel luglio 2023, a seguito di segnalazioni di casi di pensieri suicidari e pensieri di autolesionismo da parte di persone che utilizzavano medicinali a base di liraglutide e semaglutide
Lo rnivela un team multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell'Ospedale Careggi di Firenze
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Di Silverio: "Questa riforma rappresenta a nostro avviso un tentativo di ulteriore parcellizzazione basata sulla spesa storica nella logica del povero sempre più povero e ricco sempre più ricco"
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