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Nasce a Siena un centro per la sperimentazione di nuovi farmaci

Farmaci Redazione DottNet | 27/11/2018 11:36

Finanziato dal Miur con 7,3 milioni di euro in cinque anni, di cui 2,3 milioni saranno spesi per infrastrutture e nuove attrezzature

Un centro di alta qualificazione in campo biomedico, che sappia convogliare competenze specialistiche e mettere a disposizione di ricercatori e aziende le più innovative tecnologie e infrastrutture scientifiche. E' MedBiotech Hub & Competence Center presentato all'Università di Siena. Il centro, creato dal dipartimento di Biotecnologie mediche, ha l'obiettivo di studiare, sperimentare e proporre farmaci e tecnologie diagnostiche e terapeutiche per la salute umana e ha come riferimento strutture analoghe esistenti nelle più prestigiose università del mondo. A rendere possibile al sua nascita il finanziamento del Miur riservato ai dipartimenti di eccellenza: 7,3 milioni di euro in cinque anni, di cui 2,3 milioni saranno spesi per infrastrutture e nuove attrezzature.

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  Più di 100 i ricercatori dell'ateneo coinvolti, tra docenti, dottorandi e assegnisti, mentre il progetto ha permesso di assumere cinque nuovi ricercatori e un professore associato. Il centro punta nel medio periodo ad autofinanziarsi, fornendo servizi e tecnologie di alta qualificazione a fruitori esterni, diventando allo stesso tempo un punto di riferimento internazionale nella ricerca biomedica. "Le ricadute sul territorio, in termini economici e di sviluppo sono fondamentali in questo progetto, per questo contiamo in una sempre più stretta collaborazione con aziende del comparto biomedico e biotecnologico, con ospedali e centri di ricerca", spiega Luisa Bracci, direttrice del dipartimento. Dieci sono le piattaforme tecnologiche messe a disposizione dal MedBiotech Hub & Competence Center. Si tratta di competenze specifiche e strumentazioni di laboratorio all'avanguardia che permettono di fare ricerca e fornire servizi su tematiche specialistiche tra le quali lo sviluppo di nuovi vaccini; lo studio dei materiali biocompatibili, soprattutto in ambito dentistico, l'analisi per immagini delle cellule e dei tessuti; la cardiologia applicata allo sport; modelli animali, per permettere lo studio in vivo dell'azione dei farmaci e dello sviluppo delle patologie e altre.

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