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La protesta delle catene di farmacie: se passa lo stop a rischio 1500 posti di lavoro

Farmacia Redazione DottNet | 17/12/2018 21:46

Cossolo non è dello stesso parere: aumenteranno le farmacie private

L'obiettivo è evidente: bloccare l'avanzata della farmacie di capitale. Come Dottnet ha anticipato nei giorni scorsi  l’emendamento del Movimento 5 Stelle alla legge di Bilancio che prevede l’obbligo del 51% del capitale sociale delle farmacie per i farmacisti iscritti all'albo, stralciato alla Camera è stato ripresentato al Senato. Se la norma dovesse passare addio piani di espansione in Italia per le catene farmaceutiche. E chi non si adegua alla “controriforma” dovrà pagare 50 mila euro di penale.

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La svolta della maggioranza gialloverde, sostenuta dal ministro della Sanità, Giula Grillo, ha messo in allarme il settore. I rappresentati dei grandi gruppi non sono rimasti alla finestra: Hippocrates, Dr Max, Adementa, tre delle principali catene operanti in Italia, hanno chiaramente fatto capire che così rischiano il lavoro 1.500 persone. A cui vanno aggiunte 300 attività che perderebbero fatturato per circa 500 milioni con conseguenti danni per l’erario.

Per  Marco Cossolo, presidente di Federfarma, l’associazione dei titolari di farmacia, invece: "Non credo esista alcun principio economico per il quale, trasferendo parte della proprietà di una azienda, si perdano occupati. Sono convinto che tutti i posti di lavoro oggi assicurati dalle farmacie private (quasi 80 mila e in crescita dal 2012, fonte Bilancio sociale dell'Utifar 2018) saranno mantenuti”.

Insomma scontro aperto e le grandi catene non hanno intenzione di mollare, anche perché ritengono che dal mantenimento della situazione attuale non ci siano benefici né per i cittadini né per il servizio sanitario. Inoltre, sempre secondo le catene, la scelta del governo è un passo indietro rispetto ad processo di innovazione avviato dai canali di distribuzione, in termini di offerta aggiuntiva, di fruibilità e di accesso digitalizzato a servizi dall’alto valore aggiunto e a prezzi inferiori.

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